Inceneritori in provincia di Napoli: scambio di luoghi? L'ipotesi Giugliano non è una novità
Mentre sembra tramontare la realizzazione dell'impianto di Napoli est si torna a parlare di un inceneritore a Giugliano. L'ipotesi era già stata formulata da Regione e Provincia per lo smaltimento delle ecoballe. L'accusa di scambio tra Napoli est e Giugliano smentita dal sindaco Luigi de Magistris
06 December, 2011
Dopo il vertice di sabato 3 dicembre e le dichiarazioni del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che dà per archiviato l'inceneritore a Napoli est, torna alla ribalta l'ipotesi di un impianto nel territorio di Giugliano. Non si tratta però di una novità. Nel territorio comunale, nei pressi del sito di Taverna del re, sono stoccate 6 milioni di ecoballe. Attorno allo smaltimento di queste, l'anno scorso, è stata avanzata da Provincia e Regione l'ipotesi di costruire un impianto di incenerimento.
Giugliano si mobilita contro l'ipotesi inceneritore
A Giugliano amministratori locali ed ambientalisti mobilitati per dire no all'ipotesi di costruzione di un termovalorizzatore. Il sindaco del Comune di Giugliano, Giovanni Pianese (Pdl), ha chiesto un incontro urgente al presidente della Giunta regionale della Campania Stefano Caldoro per sollecitare il rispetto dei patti e delle intese sottoscritte con le quali si stabiliva che Giugliano non avrebbe ospitato più alcuna struttura.
L'accusa di scambio di luoghi smentita dal sindaco di Napoli
Nelle sue dichiarazioni post vertice, il sindaco De Magistris aveva escluso anche l'ipotesi Giugliano: “E' stato scardinato l'accordo del 2008 – aveva affermato il sindaco di Napoli - che prevedeva la costruzione di inceneritori a Napoli est e a Giugliano, come confermato anche dal successivo decreto legge e dal piano regionale rifiuti". Ma le dichiarazioni del sindaco non sono bastate per evitare le accuse. "Hanno detto no all'impianto a Napoli Est – è stata l'accusa degli ambientalisti - e ora non sentiamo la loro voce contro la realizzazione di un termovalorizzatore a Giugliano. Se si è contro lo si deve essere per ogni localizzazione".
“Tengo a ribadire che non c'è stato alcuno scambio di luoghi nei quali costruire il termovalorizzatore da Napoli a Giugliano». È la replica del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Il riferimento all'inceneritore da parte del sindaco riguarda la possibilità contemplata dal piano del governo di costruire un nuovo impianto in provincia di Napoli, oltre a quello di Acerra, nel territorio di Giugliano. «Non compete a noi decidere dove realizzarlo - ha affermato - non ci sono due de Magistris, ce n'è uno solo su questa posizione».
CO.RE.Ri: “De Magistris e Sodano sottoscrivono la condanna della Campania”
Duro comunicato stampa del Coordinamento Regionale rifiuti della Campania che accusa l'amministrazione comunale di Napoli di mostrare “il volto cinico ed opportunista della peggiore politica del compromesso”. Scrive il CO.RE.Ri: “Il generico impegno del governo per lo sblocco dei fondi FAS, per l’adozione di misure di incentivo alla raccolta differenziata e alla realizzazione di impianti di compostaggio, che in un altro contesto potrebbero apparire anche un passo avanti nella direzione giusta, si scontrano con la decisione di portare avanti in ogni caso il piano inceneritorista della Regione. E di farlo prevedendo la realizzazione a Giugliano di un megaimpianto di incenerimento che oltre a bruciare i milioni di ecoballe stoccati nel territorio campano dovrebbe servire anche per i rifiuti della città capoluogo. Questo, fatto assai più grave, è avvenuto, nonostante, nel corso dell’incontro Caldoro si fosse dichiarato pronto persino a «ritirare il piano regionale ma a patto che si individui un'alternativa valida», segno di quanto siano più vicini alla propaganda piuttosto che a profonde convinzioni le proclamate opposizioni di De Magistris e Sodano all’incenerimento dei rifiuti”.
Inceneritore, Giugliano in cambio di Napoli est? - da l'inchiestanapoli.it del 05.12.2011