Provincia di Foggia, edilizia e consumi energetici: 36 comuni recepiranno nuovo regolamento
I 36 Comuni che hanno aderito al “Patto dei Sindaci”, sotto il coordinamento della Provincia di Foggia, adotteranno un nuovo regolamento, in linea con le direttive europee, in materia di consumi energetici collegati all’edilizia civile. Per Pepe, il presidente: “Nei paesi europei il settore dell’edilizia civile è responsabile di oltre il 40% dei consumi energetici”
13 December, 2011
Il documento, messo a punto dall’assessorato provinciale alle Politiche comunitarie e alle Politiche energetiche con la collaborazione della struttura tecnica del Settore “Manutenzione del patrimonio immobiliare”, punta – in linea con le indicazioni emerse in sede europea – a fare del settore dell’edilizia un tassello importante del processo di costruzione di uno “sviluppo sostenibile”: dal consumo energetico sino al miglioramento del “benessere ambientale” e del “comfort abitativo”.
«È ormai noto – commenta il presidente della Provincia, Antonio Pepe – che nei paesi europei il settore dell’edilizia civile è responsabile di oltre il 40% dei consumi energetici. Da solo, questo dato fornisce la più chiara motivazione del perché sia necessario ripensare al regolamento edilizio, declinandolo come motore per lo sviluppo sostenibile e pensando al Comune come promotore di un cambiamento in senso eco-sostenibile, capace di coinvolgere tutti gli attori del processo costruttivo». Non più, dunque, «un semplice contenitore di regole, ma un vero e proprio strumento partecipato, capace di sollecitare le azioni virtuose nel campo dell’efficienza energetica e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili in edilizia, anche attraverso un sistema di incentivi e sgravi fiscali».
L’ultima direttiva europea in materia prevede infatti che entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione degli Stati membri siano edifici a “energia quasi zero”.«È quindi inevitabile – sottolinea l’assessore provinciale alle Politiche comunitarie, Pasquale Pazienza – che tanto le normative nazionali quanto quelle regionali debbano conformarsi, nei prossimi anni, a questo principio e a questo obiettivo». Nell'ambito dell’iniziativa europea del “Patto dei Sindaci”, quindi, l’Amministrazione provinciale si è attivata in modo che i Comuni del territorio provinciale, e soprattutto i 36 comuni aderenti al “Patto”, potessero essere messi nelle condizioni di colmare questo “gap” regolamentare. «Questo – evidenzia Pazienza – non solo per ottenere un effettivo ammodernamento del comparto edilizio nel campo dell’efficienza energetica e dell’abitare sostenibile, ma anche nell’ottica di un potenziamento di quelle attività artigianali che ne rappresentano l’indotto».
In virtù degli impegni assunti nell’ambito dei “Piani di azione per l'energia sostenibile”, i 36 comuni della Capitanata che hanno aderito al “Patto dei Sindaci” si sono impegnati ad adottare nelle prossime settimane il regolamento predisposto dalla Provincia, portandolo all’attenzione delle rispettive assemblee consiliari per l’approvazione. «Ovviamente – rileva l’assessore provinciale alle Politiche comunitarie – nel sollecitare l’adozione del regolamento non intendiamo limitarci alle Amministrazioni comunali che hanno deciso di scommettere sul “Patto” ma vogliamo parlare più in generale alla totalità dei Comuni del territorio. Raggiungere in edilizia gli obiettivi della compatibilità ambientale, dell’ecoefficienza energetica, del comfort abitativo e della salvaguardia della salute dei cittadini è un dovere di tutti. Sia per quel che riguarda le nuove edificazioni, sia nelle ristrutturazioni sia negli ampliamenti, occorre d’ora in poi tenere presenti questi elementi come una stella polare politica prima ancora che normativa, anche per tutelare le ricchezze naturali del territorio e porre fine al “consumo” dello stesso, privilegiando il risanamento e il recupero di aree degradate e la sostituzione dei tessuti esistenti, ovvero la loro riorganizzazione e riqualificazione per migliorarne la qualità e la sostenibilità ambientale».
L’attenzione alla scelta dei materiali utilizzati in edilizia, il miglioramento e l’efficienza degli impianti termici ed elettrici, l’impiego di fonti di energia rinnovabili e di “serre solari”, il contenimento del consumo di acqua «rappresentano l’orizzonte al quale tendere». «Siamo fiduciosi che i Comuni del territorio risponderanno positivamente a questo nostro appello – conclude Pazienza – cogliendo così l’opportunità di far fare un passo in avanti al territorio e uniformarlo, prima e meglio di altri, alle direttive europee».