Associazioni ambientaliste all’Aeeg: «Garantire gli investimenti sulla rete per sviluppare le fonti rinnovabili»
In una lettera indirizzata all'Authority per l'energia e il gas, Greenpeace, Legambiente e Wwf chiedono di modificare la proposta di delibera sulle tariffe di distribuzione e trasporto dell'elettricità. Il rischio, secondo gli ambientalisti, è che il nuovo assetto inibisca gli investimenti sulla rete
14 December, 2011
Greenpeace, Legambiente e Wwf hanno inviato una lettera al presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) Guido Bortoni, esprimendo le proprie preoccupazioni rispetto alle proposte dell’Authority in materia di revisione delle tariffe per le attività di trasporto, distribuzione e misurazione dell’elettricità. Le associazioni, in particolare, si riferiscono alla proposta di delibera (vedi allegato) pubblicata dall'Aeeg nei giorni scorsi, per la quale è stata avviata una consultazione pubblica che si chiuderà il 21dicembre prossimo. «Salvo modifiche, il provvedimento andrà a cambiare le condizioni per gli investimenti sulla rete – scrivono Greenpeace, Legambiente e Wwf - La stessa reazione dei mercati finanziari, con un calo rilevante delle azioni di Terna, evidenzia come l’impatto delle nuove tariffe potrebbe essere tale da ridurre in maniera significativa gli investimenti previsti con il Piano di sviluppo della rete elettrica nazionale».
Il timore principale delle associazioni, dunque, è che le modifiche tariffarie possano scoraggiare i nuovi investimenti sulla rete elettrica. Un intervento che gli ambientalisti ritengono invece strategico per «garantire la transizione verso un modello energetico che veda al centro le fonti rinnovabili, secondo un modello di generazione distribuita e di efficiente gestione dell’energia prodotta e immessa in rete in modo da ridurre le emissioni di gas serra». Greenpeace, Legambiente e Wwf, dunque, invitano l’Authority a modificare la proposta di delibera «in modo da garantire gli investimenti e ad attivarsi per verificare l’effettiva realizzazione degli investimenti sulla rete necessari, tra l’altro, a ridurre disfunzioni che ricadono sia sulle famiglie che sulle aziende come maggior costi in bolletta».