Dopo quasi tre mesi di vita del servizio di bici a noleggio, i punti di vista sul successo o meno del bike-sharing milanese sono spesso contrastanti. La prima settimana di sole, dopo la neve e la pioggia, ha fatto aumentare il numero di bici utilizzate ogni giorno. Secondo i dati del sito ufficiale bikemi.com si sono toccate anche punte di un migliaio di prelevamenti giornalieri. Gli abbonamenti sarebbero in costante aumento e si aspetta ora la primavera per toccare con mano l’utilizzo del servizio dopo che lo start-up invernale ha reso difficile fare valutazioni obiettive. Per ora vedere qualcuno che “cavalca” le due ruote a Milano è però abbastanza difficile. Anche nei giorni di sole. La criticità maggiore è data dalla carenza di piste ciclopedonali, fondamentali per attraversare sicuri in sella una città come Milano. Certo i progetti ci sono, primo tra tutti quello dei raggi verdi, ma sembrano soffocati o dimenticati dalle altre priorità infrastrutturali legate all’Expo 2015. Inoltre, il servizio dispone finora di circa 1000 bici e 77 velostazioni, per la maggior parte distribuite nel centro storico, all’interno dei Bastioni che segnano il perimetro dell’area Ecopass. Lo spostamento sulle due ruote dovrebbe “coprire” i tragitti brevi, ad esempio da casa al lavoro o a scuola, oppure dalla fermata di un mezzo pubblico a un’altra. Il limite sta nel fatto che non è stato previsto, almeno finora, un abbonamento di cumulo tra bike-sharing e mezzi del trasporto pubblico. Il che significa avere un sistema integrato dalle prospettive assai deboli, che parte con la pedalata sbagliata. Intanto la rete di Bikemi si muove e sono in programma altre due stazioni, una in piazza Aquileia, e l’altra in piazzale Baracca.

Il bikemi non pedala- da Il Manifesto del 13.02.09

Record assoluti- da Bikemi.com

Milano in bicicletta è come sciare dove la neve non c'è- da Affari e finazna di Repubblica el 16.02.09