Pendolari Lombardi: Legambiente presenta i dati sul trasporto pubblico
L'associazione ambientalista ha presentato i dati sul trasporto pubblico elaborati durante l'iniziativa Pendolaria. Intanto un finto Babbo Natale consegna un kit di sopravvivenza del viaggiatore lamentando di non riuscire ad arrivare in tempo per consegnare i regali
19 December, 2011
Un flacone di amuchina, un ventaglio, una torcia, un paio di coperte, una boule dell'acqua calda e qualche arnese da lavoro: e' il "kit di sopravvivenza del viaggiatore" che stamani un babbo Natale ambientalista ha consegnato in dono a Regione Lombardia, lamentandosi di non poter consegnare i regali in tempo, "per i continui ritardi e soppressioni che anche in questi giorni non mi fanno lavorare".
Con questa iniziativa davanti a palazzo Lombardia, Legambiente ha presentato i dati sul trasporto pendolari che l'associazione ambientalista elabora annualmente con il rapporto 'Pendolaria'.
"Pur ospitando quasi un quarto dei pendolari ferroviari italiani la Lombardia e' la regione che li ha salassati di più nel 2011, con un aumento del 23,4% delle tariffe, ma con un servizio assolutamente non soddisfacente. Siamo lontanissimi da cio' che ci si aspetta da una regione metropolitana come la nostra", ha spiegato il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine denunciando sui treni lombardi "sporcizia, impianti di areazione guasti, ritardi, vagoni che viaggiano fuori servizio, quando va bene, treni soppressi quando va peggio".
Non sono abbastanza, secondo Legambiente Lombardia, gli investimenti fatti dalla Regione nell'acquisto dei nuovi treni, pari allo 0,45% del proprio bilancio, "occorre aumentare la dotazione di materiale rotabile, anche perche' dall'inizio della crisi i pendolari sono arrivati ad essere ogni giorno 650mila e si e' bloccata la crescita del parco vetture circolanti".
Investire nei trasporti regionali, quindi, secondo Legambiente e' una vera e propria operazione di welfare, "assicurare un servizio di mobilita' collettiva risponde anche a bisogni sociali di una popolazione che oggi non usa l'auto perche' non se lo puo' più' permettere".
Anche le officine lombarde risentono del mancato rinnovo del parco treni e riescono a sopravvivere solo grazie a commesse straniere: stamani erano presenti al blitz, infatti, anche Rsi international e Firema Trasporti, in crisi per mancanza di ordini e commesse.
Il dossier pendolaria 2011