Sacchetti di plastica: "nuove norme"?
Il Ministero dell'Ambiente ha diffuso un comunicato in cui si afferma che il Consiglio dei Ministri il 23 dicembre 2011 ha approvato "nuove disposizioni per quanto riguarda i sacchetti biodegradabili, chiarendo che sarà consentita la commercializzazione dei soli sacchetti conformi alla normativa europea sulla biodegradabilità e anche dei sacchetti effettivamente riutilizzabili nel tempo".
28 December, 2011
Il comunicato del Ministero:
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'ambiente Corrado Clini e del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, ha approvato nuove disposizioni per quanto riguarda i sacchetti biodegradabili, chiarendo il campo di applicazione della precedente normativa e introducendo sanzioni rigorose a tutela dell’ambiente.
In particolare, con la nuova norma e fino al definitivo assetto della materia - che verrà stabilito con apposito decreto - è stato chiarito che sarà consentita la commercializzazione dei soli sacchetti conformi alla normativa europea sulla biodegradabilità e anche dei sacchetti effettivamente riutilizzabili nel tempo. Restano al bando tutti i sacchetti di plastica dannosi per l’ambiente".
Chi cercava risposte concrete resterà ancora una volta con un palmo di naso. "Dannosi per l'ambiente" non è esattamente quella che si potrebbe definire una definizione acuta e pregnante.
Immaginiamo anche le reazioni di chi da mesi cerca di capire se lo spessore limite sarà 400, 40 o chissà quanti altri micron e si vede liquidare la questione con "sacchetti effettivamente riutilizzabili". E per ultima la solita vecchia questione: la "normativa europea sulla biodegradabilità", senza che la norma sia espressamente citata. Chissà se al Ministero qualcuno si è accorto che su questo dettaglio si è sollevato un leggero putiferio dodici mesi fa?
Il comunicato prosegue:
"L’obiettivo del Governo è infatti accelerare il percorso già in atto per orientare i consumatori verso prodotti ambientalmente sostenibili, e insieme dare impulso allo sviluppo della “green economy”, che può rappresentare un settore trainante della crescita.
Inoltre, sono state rafforzate le sanzioni per chi vìola le nuove prescrizioni di tutela ambientale e dei consumatori".
Attendiamo di poter consultare i testi di queste "nuove norme".
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