Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso contro la chiusura di Malagrotta, nuova proroga
Per i giudici non c'è stato di emergenza ambientale. Discussione dell'istanza fissata il 17 gennaio. Intanto, la chiusura dell'Ottavo colle si allontana: il prefetto ha disposto una ulteriore proroga fino al 30 giugno 2012
28 December, 2011
Si ferma momentaneamente l'iter del post Malagrotta con la chiusura della maxidiscarica e i lavori per la realizzazione del sito alternativo a Quadro Alto. Lo ha deciso il Consiglio di Stato accogliendo il ricorso presentato dal Consorzio laziale rifiuti (Colari), proprietario della discarica, avverso alla decisione del Tar concernente la dichiarazione di stato di emergenza ambientale per Malagrotta. Accogliendo l'istanza di misure cautelari la IV sezione del Consiglio di Stato ha fissato la discussione dell'istanza cautelare per la camera consiglio del 17 gennaio prossimo.
Nel novembre scorso il Tar del Lazio aveva invece respinto il ricorso del Colari sottolineando che la dichiarazione dello stato di emergenza rifiuti «si fonda su una situazione oggettiva» anche perchè «non risultano adottati atti di definitiva localizzazione» per i siti provvisori di smaltimento rifiuti. Il consiglio di Stato ha invece accolto il ricorso del Colari che contesta il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri del 22 luglio scorso che ha dichiarato lo stato di emergenza rifiuti nel Lazio e la successiva ordinanza recante la necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti nella zona di Quadro Alto.
A tarda sera è arrivata la decisione del prefetto di Roma Pecoraro che ha adottato il provvedimento "con cui dispone la prosecuzione del servizio pubblico di smaltimento dei rifiuti urbani" nella discarica di Malagrotta "sino al 30 giugno 2012". "Il provvedimento - spiega una nota - scaturisce dall'esigenza di evitare l'insorgere di gravi problemi sotto il profilo igienico-sanitario sul territorio della provincia nelle more della realizzazione delle discariche provvisorie"