Bio shopper, è giallo: il provvedimento scompare dal decreto "Mille proroghe"
I senatori Ferrante e Della Seta denunciano la scomparsa dal decreto "Mille proroghe" della norma sui bio-shopper annunciata nei giorni scorsi dai ministri Clini e Passera: "Le lobby colpiscono ancora?"
29 December, 2011
A confermare la decisione presa nel Consiglio dei Ministri del 23 dicembre, nei giorni scorsi era arrivato anche un comunicato del Ministero dell'Ambiente: il Governo, su proposta del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini e del Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, annunciava la messa a punto di nuove disposizioni sui sacchetti biodegradabili. "Sarà consentita la commercializzazione dei soli sacchetti conformi alla normativa europea sulla biodegradabilità e anche dei sacchetti effettivamente riutilizzabili nel tempo", con queste parole (molto generiche e non in grado di dissipare gli interrogativi di produttori e consumatori) venivano annunciate le nuove prescrizioni.
Delle nuove norme sugli shopper però, ad una settimana di distanza dal CDM, non v'è traccia e anzi, desta preoccupazione, come denunciano i senatori Ferrante e Della Seta del PD, che nel testo pubblicato oggi dal Sole 24 Ore non si faccia riferimento alle disposizioni: "Sarebbe stupefacente, ma anche desolante, se nel decreto 'Mille proroghe' fosse sparita la norma che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell'ambiente degli shopper. Evidentemente la longa manus delle lobby della vecchia industria inquinante sta tentando il tutto per tutto. Non possiamo che augurarci che il Governo rimedi in breve tempo a questo grave infortunio.”
Così i due senatori del PD commentano l'assenza della legge approvata in CDM e annunciata dai ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente, che prevedeva nuove disposizioni per quanto riguarda i sacchetti biodegradabili, chiarendo il campo di applicazione della precedente normativa e introducendo sanzioni rigorose a tutela dell'ambiente. “Ministri di peso come Clini e Passera –aggiungono Ferrante e Della Seta- avevano annunciato il provvedimento, indicandolo giustamente come una misura molto importante per accelerare il percorso già in atto per orientare i consumatori verso prodotti ambientalmente sostenibili, e dare impulso allo sviluppo della green economy, settore trainante della crescita. Evidentemente l'azione di lobby e una qualche complicità all'interno della stessa compagine governativa hanno giocato un tiro mancino alla tutela dell'ambiente, all'industria più innovativa e sostenibile.”
“E’ necessario un intervento urgente che ripristini la norma nel testo che verrà firmato dal Presidente Napolitano nelle prossime ore, altrimenti sarebbe questo un episodio ancora più grave delle mancate liberalizzazioni del primo provvedimento Monti, che dimostrerebbe un’incapacità del Governo di resistere alle pressioni di chi vuole che nulla cambi. E d’altra parte l’ennesima conferma che deve essere posto un freno alla pessima, dal punto di vista istituzionale, abitudine, invalsa ormai da qualche tempo, per cui passano giorni dall’annuncio delle scelte del Consiglio dei ministri all’effettiva pubblicazione del provvedimento. Giorni usati dalle lobby per spingere “manine” ad operare tagli e modifiche incontrollate”, concludono i senatori Ecodem.