Nessuno stop ai rifiuti sanniti in Puglia
Non ci sarà alcuno stop, almeno nell’immediato, al trasferimento dei rifiuti sanniti in Puglia. Il Consiglio di Stato rinvia a giugno 2012 la decisione sui conferimenti nell'impianto "Italcave" di Taranto. Intanto si lavora al dissequestro della discarica di S. Arcangelo. Da ilsannioquotidiano.it del 30 dicembre 2011
31 December, 2011
SANNIO - Non ci sarà alcuno stop, almeno nell’immediato, al trasferimento dei rifiuti sanniti in Puglia. Era atteso, non senza qualche timore, il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso della Regione Puglia che aveva impugnato la sentenza di primo grado del Tar Lazio favorevole alla possibilità di conferire presso l’impianto ‘Italcave’ di Taranto i rifiuti provenienti dagli Stir campani. Tra questi anche l’impianto di Casalduni dove quotidianamente consegnano i propri rifiuti indifferenziati tutti i comuni della provincia di Benevento.
Cosa esce dagli Stir? Rifiuti speciali o rifiuti urbani? Intorno a questa domanda ruota la questione sulla quale è in corso la diatriba in sede di giustizia amministrativa che ieri ha fatto segnare un nuovo capitolo. La Quinta sezione del Consiglio di Stato ha in pratica rinviato la decisione disponendo accertamenti tecnici sulla natura dell’immondizia sversata in Puglia. Dovrà essere il Ministero dell’Ambiente a sbrogliare la matassa acquisendo una relazione tecnico-scientifica che possa dirimere la questione e, più in generale, dire una volta per tutte se quelli lavorati dagli Stir (ex Cdr) sono da considerare rifiuti speciali o “semplice” immondizia tritata. Il Consiglio di Stato ha assegnato al Ministero 180 giorni per dotarsi della relazione fissando l’udienza di merito al 26 giugno 2012.
Tempi lunghi dunque e un sospiro di sollievo anche per la Samte che altrimenti si sarebbe trovata all’improvviso senza un sito di conferimento. Il ricorso all’impianto tarantino è stato originato dalla chiusura della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte che è in parte satura (lotto 1) e in parte sottoposta a sequestro giudiziario. La stessa Samte sta lavorando anche nel periodo festivo per ottenere il dissequestro dal Tribunale. Già consegnati i documenti che attestano l’avvenuta esecuzione dei lavori di consolidamento del versante a valle, la società guidata dall’amministratore Zarro depositerà nei prossimi giorni il certificato di collaudo e, contestualmente, l’istanza formale di dissequestro.
Da ilsannioquotidiano.it del 30 dicembre 2011