Efficienza energetica, per ora è indicata solo nel 4% degli annunci immobiliari
Stenta a decollare l'applicazione della normativa che prevede, dal 1 gennaio di quest'anno, l'obbligo di inserire la classe energetica delle case negli annunci di vendita o locazione. Per il momento, solo la Lombardia ha introdotto delle sanzioni per chi non rispetta la prescrizione
10 January, 2012
Solo il 4% degli annunci immobiliari riporta effettivamente l'indicazione della classe energetica dell'edificio, nonostante dal 1 gennaio 2012 sia obbligatorio per legge. Lo rivelano le stime pubblicate del sito di settore Immobiliare.it, secondo il quale, nonostante si trattasse di una novità abbondantemente preannunciata, la maggior parte delle agenzie risulta impreparata a gestire il nuovo obbligo. La maggioranza degli annunci “regolari”, tra l'altro, riguarda le case di nuova costruzione, mentre per gli edifici più vecchi, che sono anche, di solito, i meno efficienti, persiste una cronica mancanza di informazioni. Quest'ultimo dato è confermato anche dalla Fiaip (Federazione degli agenti immobiliari), che ammette che il 50% degli annunci completi di classe energetica si riferisce a immobili nuovi. Eppure, per tutte le case ci sarebbe un grande bisogno di informazione, dato che, sempre secondo Immobiliare.it, almeno l'80% degli edifici presenti sul territorio nazionale si trova in classe F, quella con il grado più basso di efficienza energetica.
Per ora, l'ostacolo principale all'applicazione della normativa sembra essere l'assenza di sanzioni per i trasgressori, introdotte solo dalla Regione Lombardia, che ha previsto multe fino a 5.000 euro per chi non compila gli annunci immobiliari nel modo corretto. Nessuna sanzione, invece, nel resto del territorio nazionale, dove la certificazione energetica stenta a decollare. A peggiorare la situazione, segnalano gli addetti ai lavori, si aggiunge inoltre la spesa necessaria per ottenere il cosiddetto Ace (Attestato di certificazione energetica): anche se si tratta generalmente di un impegno di poche centinaia di euro, il costo da affrontare sembra scoraggiare i proprietari degli immobili da vendere o dare in affitto. Una possibile soluzione, secondo Confedilizia, potrebbe essere quella di prevedere la possibilità dell'autocertificazione, almeno nel caso in cui il proprietario dichiari che l'edificio appartiene alla classe energetica “peggiore”.