Un bunker nazista diventa una centrale rinnovabile
È in corso, ad Amburgo, la riqualificazione di un bunker nazista del 1942, che nel giro di un anno ospiterà pannelli fotovoltaici e termici, una centrale a biomasse e un impianto di cogenerazione
10 January, 2012
Una grande centrale di energia rinnovabile al posto di un bunker nazista del 1942. Accade in Germania, ad Amburgo, dove uno degli ultimi simboli della Seconda Guerra Mondiale sta per essere riconvertito nell'ambito di un progetto di sviluppo dell'energia pulita. L’edificio (vedi foto IBA Hamburg GmbH), talmente grande da poter contenere, ipoteticamente, fino a 80 abitazioni, è una struttura in cemento armato estremamente resistente, tanto che gli inglesi non riuscirono a distruggerla in alcun modo, neanche piazzandovi delle cariche al termine della guerra. Gli abitanti del distretto di Wilhelmsburg dovettero aspettare gli anni Settanta perché l'edificio venisse parzialmente abbattuto, ma finora il bunker è rimasto in piedi come una testimonianza muta dell'epoca nazista, ma adesso è stato inserito in un'ambiziosa iniziativa di riqualificazione che prevede l'installazione di diversi impianti per l'energia rinnovabile.
Il progetto, per il quale è prevista una spesa di circa 24 milioni di euro, prevede un intervento preliminare per rimuovere i vecchi solai e rafforzare ulteriormente la struttura, dopodiché si passerà all'installazione vera e propria degli impianti. In particolare, l'ex bunker ospiterà una superficie di 3.500 metri quadri di pannelli fotovoltaici e termici, che saranno collocati sul tetto e sulla facciata esposta a sud, in modo da sfruttare al meglio la radiazione solare. La centrale termica, in particolare, sarà sfruttata per riscaldare l'acqua immagazzinata in una cisterna da 20mila metri cubi di capacità, da utilizzare per riscaldare gli ambienti nei periodi più freddi. L'edificio, inoltre, sarà equipaggiato con un impianto di cogenerazione da 10,5 Gigawattora (Gwh) alimentato da trucioli di legno, nonché una centrale a biomasse da 3,7 Gwh.
L'energia prodotta, sia elettrica che termica, dovrebbe riuscire a soddisfare il fabbisogno di circa 800mila famiglie residenti nella zona di Amburgo. La fine dei lavori di riconversione è prevista per i primi mesi del 2013.