Ama, standard qualitativi quasi mai rispettati
Secondo un'analisi dell'Agenzia per la qualità dei servizi pubblici locali, al miglioramento degli standard nei Contratti di servizio tra la municipalizzata e il Comune spesso non sono corrisposti «analoghi miglioramenti in termini di qualità del servizio e di risultati ambientali»
12 January, 2012
Un’analisi degli indici di qualità del servizio di raccolta rifiuti e del relativo monitoraggio. A effettuare lo studio è stata l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma, «al fine di fornire all’Assemblea Capitolina la necessaria base tecnico-conoscitiva per le future scelte che sarà chiamata a compiere».
E i risultati sono poco confortanti: «Per quanto riguarda l’igiene del suolo, gli obiettivi contrattuali relativi al “decoro e pulizia dei tratti stradali” e alla “pulizia dell’area circostante i contenitori” sono stati raggiunti nel periodo 2007-2011 solamente nel primo semestre 2010», spiega l’Agenzia.
«Gli unici contenitori per cui sono stati sempre rispettati gli obiettivi di fruibilità sono i cassonetti per l’indifferenziato, che negli ultimi anni vengono svuotati quotidianamente, anche la domenica. La fruibilità dei cassonetti blu per il multimateriale è stata inferiore agli standard nel 2008 per poi tornare in linea con il Contratto. Invece la fruibilità dei cassonetti bianchi della carta e dei cestini dal 2008 è stata prevalentemente inferiore agli obiettivi, indicando una frequenza di svuotamento o una numerosità e distribuzione di contenitori insufficiente», continua la nota riassuntiva.
Per quanto riguarda poi il decoro e la funzionalità dei contenitori, «dal 2008 in poi i risultati dei monitoraggi non hanno mai raggiunto gli obiettivi. Anche gli interventi di riparazione o sostituzione di cassonetti danneggiati negli anni hanno rispettato sempre meno gli obiettivi (10 giorni dalla segnalazione), per tutte le tipologie di cassonetto, arrivando nel 2010 a circa nove interventi su dieci fuori standard».
In occasione del rinnovo contrattuale per il servizio di igiene urbana, «emerso in più occasioni come uno dei servizi pubblici locali più critici nella percezione dei cittadini romani, e considerati i risultati ad oggi conseguiti, l’Agenzia propone di rivedere il meccanismo di partecipazione dell’Amministrazione Capitolina alla programmazione pluriennale economico-ambientale dello sviluppo del servizio e, quindi, i criteri di regolazione (qualitativi o quantitativi), gli obiettivi e i livelli di servizio, il sistema dei controlli ed eventuali premi e sanzioni».
In questi anni, infatti, ad un miglioramento degli standard sulla carta non è corrisposto un aumento della qualità dei servizi di igiene urbana: «Nel periodo 2006-2011 il rapporto di servizio con Ama è stato regolato prorogando il vecchio Contratto, mentre la definizione delle prestazioni e dei corrispettivi è stata aggiornata di anno in anno con i vari Piani finanziari che hanno modificato e aumentato le prestazioni di servizio rispetto agli accordi contrattuali (e conseguentemente anche il fabbisogno finanziario di Ama e la relativa tariffa per gli utenti: +50% in 5 anni), senza tuttavia conseguire analoghi miglioramenti in termini di qualità del servizio e di risultati ambientali». A spingere l’Agenzia a realizzare lo studio, è stato «il processo normativo di apertura alla concorrenza dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, unito alla progressiva divergenza tra modalità effettiva di erogazione del servizio e vecchi strumenti di verifica previsti dal Contratto di Servizio ormai risalente all’anno 2003».
Il testo dell'indagine è reperibile sul sito dell'Agenzia.