Teleriscaldamento, al via indagine dell'Antitrust: scarsa concorrenza e norme insufficienti
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di avviare un'indagine conoscitiva sul settore del teleriscaldamento, per verificare che non ci siano situazioni di monopolio. L'Antitrast vuole approfondire anche la questione del quadro normativo, che appare inadeguato
17 January, 2012
L'Antitrust ha avviato un'indagine conoscitiva sul settore del teleriscaldamento. La decisione è giunta dopo che l'Authority ha ricevuto «numerose segnalazioni relative al settore del teleriscaldamento, riguardanti sia il livello delle tariffe, sia i vincoli relativi alla scelta di connettersi o meno alla rete di teleriscaldamento, sia alle modalità di affidamento della gestione del servizio».
Scopo dell'indagine, dunque, è quello di verificare l'assenza di criticità dal punto di vista della concorrenza, soprattutto per quanto riguarda il livello delle tariffe. Il timore dell'Antitrust, inoltre, è che in qualche caso esistano problemi legati «agli obblighi di connessione alla rete di teleriscaldamento e agli ostacoli alla disconnessione da tale rete posti da alcuni Comuni». Secondo l'Authority, infatti, nei comuni in questione, «una volta effettuato l’allacciamento alla rete di teleriscaldamento, i costi di disconnessione e di passaggio ad un differente sistema di produzione di calore appaiono tali da rendere la scelta iniziale economicamente pressoché irreversibile».
Di qui la decisione di avviare l'indagine, resasi necessaria anche per le carenze del quadro normativo in materia di teleriscaldamento. In particolare, spiega l'Antitrust, l'indagine servirà ad esaminare: «le caratteristiche tecniche ed economiche delle reti di teleriscaldamento; la diffusione delle differenti tipologie di sistemi di teleriscaldamento; la qualificabilità del teleriscaldamento come servizio pubblico locale e le problematiche connesse relative alle procedure di scelta dei gestori dei servizi di teleriscaldamento; le norme adottate dagli enti locali e i vincoli imposti alla connessione/disconnessione dalle reti di teleriscaldamento; le formule tariffarie adottate; le possibilità di scelta tra modalità alternative di produzione del calore da parte degli utenti e, quindi, le possibilità di interfuel competition; il livello delle tariffe applicate in relazione ai costi sostenuti per la produzione del servizio; le incentivazioni previste dalla normativa attuale; il ruolo del teleriscaldamento nello sviluppo di sistemi di distribuzione chiusi basati sulla cogenerazione; le aree in cui sarebbe appropriato un intervento normativo e regolamentare». (Foto Sesa Spa)
Scarica il bollettino dell'Antitrust con la delibera dell'indagine conoscitiva
leggi anche: Teleriscaldamento, un monopolio da regolare - da La Voce del 02.01.2012