Decreto liberalizzazione in Gazzetta Ufficiale: torna la norma sulla gestione dei rifiuti da imballaggio
L'articolo del decreto liberalizzazioni sulla gestione dei rifiuti da imballaggio, considerato stralciato dal testo uscito del Consiglio dei ministri, compare in Gazzetta Ufficiale. L'Anci aveva già espresso forte preoccupazione per la norma. Edo Ronchi: "Un dissesto annunciato di un successo ambientale italiano". WWF: "Sui rifiuti da imballaggio via libera all'anarchia"
26 January, 2012
La pubblicazione del decreto liberalizzazioni riserva una sorpresa. L'articolo (nella bozza circolante era il 44) sulla gestione dei rifiuti da imballaggio, considerato stralciato dal testo uscito dal Consiglio dei ministri, compare nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
La norma del decreto ammette la possibilità che nella gestione dei rifiuti da imballaggio ci siano dei soggetti alternativi al Conai, il consorzio nazionale che si occupa del riciclo e del recupero dei materiali di imballaggio.
Di seguito il testo dell'articolo in Gazzetta Ufficiale:
DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2012, n. 1
Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'. (12G0009) (GU n. 19 del 24-1-2012 - Suppl. Ordinario n.18)
Art. 26
Misure in favore della concorrenza nella gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio e per l'incremento della raccolta e recupero degli imballaggi
1. Al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) all'articolo 221,
1) al comma 3, la lettera a) e' sostituita dalla seguente: ‹‹a) organizzare autonomamente, anche in forma collettiva, la gestione dei propri rifiuti di imballaggio››;
2) al comma 5,
2.1) al sesto periodo , le parole ‹‹ sulla base dei››, sono sostituite dalle seguenti ‹‹acquisiti i››
2.2) sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: ‹‹Alle domande disciplinate dal presente comma si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni relative alle attivita' private sottoposte alla disciplina degli articoli 19 e 20 della legge 7 agosto 1990, n. 241. A condizione che siano rispettate le condizioni, le norme tecniche e le prescrizioni specifiche adottate ai sensi del presente articolo, le attivita' di cui al comma 3 lettere a) e c) possono essere intraprese decorsi novanta giorni dallo scadere del termine per l'esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare come indicato nella presente norma.››
3) al comma 9, nel secondo periodo dopo le parole‹‹comma 3, lettera h) ››, sono inserite le seguenti: ‹‹in proporzione alla quota percentuale di imballaggi non recuperati o avviati a riciclo, quota che non puo' essere inferiore ai 3 punti percentuali rispetto agli obiettivi di cui all'art. 220››
b) all'articolo 265, il comma 5 e' soppresso
c) all'articolo 261 le parole «pari a sei volte le somme dovute al CONAI» sono sostituite dalle seguenti: «da 10.000 a 60.000 euro»
La settimana scorsa l'Anci, prima dell'approvazione del decreto da parte del Consiglio dei ministri, aveva espresso un giudizio negativo sulla norma. Il presidente dell'Associazione dei Comuni, Graziano Delrio, aveva deciso di scrivere al Ministro per l’Ambiente Corrado Clini per esprimere la propria preoccupazione per una liberalizzazione, che secondo l'Anci, di fatto, "andrebbe a compromettere la buona funzionalità dell’attuale sistema, che ha fino ad oggi garantito a livello nazionale il raggiungimento degli obiettivi di recupero e riciclo".
"La proliferazione di consorzi per gli imballaggi, prevista dal decreto liberalizzazioni, scardina Il sistema Conai-Consorzi di filiera: un “dissesto annunciato” di un successo ambientale italiano che nel 2010 ha permesso di avviare al recupero il 75% degli imballaggi". E' quanto afferma in una nota Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile a proposito della parte relativa ai rifiuti da imballaggio contenuta nel decreto liberalizzazioni. “Questo sistema –osserva Ronchi- è riconosciuto come uno dei più importanti successi ambientali italiani. Con 1.400.000 associati, 7.340.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio avviate a recupero, ha consentito di passare dal 33 % dei rifiuti di imballaggio avviati al recupero nel 1998 ,al 75% del 2010, superando gli obiettivi (60% di recupero di cui 55%almeno di riciclo ) delle direttive europee,con costi inferiori a quelli sostenuti da altri sistemi europei”.
"Il testo del decreto - scrive il WWF in una nota - modifica l’attuale sistema che prevede la costituzione di un consorzio (il CONAI) composto da tutti gli operatori del settore che svolge, assieme ai consorzi di filiera, una funzione di coordinamento e di stimolo per incentivare le attività di riciclaggio e recupero dei rifiuti da imballaggio. Questo sistema ha finora consentito non solo di raggiungere, ma anche di superare gli obiettivi comunitari in materia di riciclaggio e di recupero dei rifiuti".
"Il WWF sottolinea che la partecipazione paritaria di tutti gli operatori consente di non creare disparità di condizioni all’interno del mercato. La riforma, invece - prosegue la nota - consente la creazione di diversi operatori, che vengono riconosciuti attraverso il silenzio-assenso da un ente (l’Osservatorio nazionale dei rifiuti) che lo stesso Ministero dell’ambiente afferma di aver cancellato. Inoltre, si addossano al CONAI costi per servizi di cui beneficiano anche gli imprenditori a questo concorrenti, violando in tal modo le norme sulla concorrenza. Infine, questi nuovi operatori non hanno alcun controllo sulla definizione del piano di prevenzione e sull’effettivo raggiungimento degli obiettivi comunitari. Il quadro viene completato con la previsione che, se gli obiettivi comunitari non saranno raggiunti, a pagare saranno tutti gli operatori di quel settore e non solo quelli inadempienti. Insomma - conclude il WWF - un pastrocchio degno del peggior azzeccagarbugli".
Liberalizzare, ma non il packaging - da Polimerica.it del 23.01.2012
Più libero il riciclo di imballaggi - da Polimerica.it del 25.01.2012
Un dissesto annunciato di un successo ambientale italiano - Comunicato Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile del 24.01.2012