Fotovoltaico, Clini: «Gli incentivi continueranno, ma sono troppo generosi»
Il ministro dell'Ambiente ha confermato che i sussidi statali per gli impianti fotovoltaici saranno erogati fino al raggiungimento della parità di costo tra l'energia solare e le fonti fossili. Secondo Clini, però, i sussidi erogati sono troppo alti, soprattutto per quanto riguarda gli impianti di grandi dimensioni
26 January, 2012
«Gli incentivi per il fotovoltaico continueranno fino al raggiungimento della grid parity (ovvero l'equivalenza di costo tra l'elettricità prodotta con il sole e quella generata a partire da fonti fossili, ndr)». Lo ha dichiarato Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, nel corso di un'audizione alla Camera dei Deputati, precisando però che i sussidi erogati dallo stato sono troppo generosi, soprattutto per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. Grazie alle tariffe incentivanti, ha sottolineato il ministro, il fotovoltaico garantisce un rendimento intorno al 20%, «non sano», secondo lo stesso ministro.
Clini ha inoltre osservato che il costo dei pannelli sta rapidamente diminuendo, e al momento è inferiore del 25% rispetto ai prezzi del 2004. Anche in base a questo, sostiene il ministro, il sistema di incentivi statali è diventato troppo generoso. «I rendimenti dei produttori sono molto elevati e questo vale soprattutto per le grandi produzioni a terra, dove siamo intorno al 20% dell'investimento - ha dichiarato - mentre normalmente altri tipi di investimento se rendono il 7-8% è già grasso che cola».
Il quadro esistente, ha proseguito Clini, indica l'esistenza di «qualcosa di disturbato nel meccanismo incentivante, e per questo il Consiglio dei Ministri ha accolto la proposta del ministro dell'Agricoltura di uno stop all'utilizzo di terreni agricoli per la generazione di elettricità».
L'importanza del fotovoltaico, comunque, non si discute. Tanto che, intervenendo ad un convegno a Padova, Clini ha dichiarato che il governo punta a incentivare la ricerca e la produzione di tecnologie più efficienti. L'utopia, ha dichiarato, sarebbe quella di «catturare l'88% di energia che non viene attualmente utilizzata, riducendo contestualmente le dimensioni degli impianti. Chi riesce a fare una operazione del genere avrà fatto bingo».