Rinnovabili, la Spagna sospende gli incentivi
Il governo di Mariano Rajoy ha approvato una moratoria temporanea dei sussidi statali per gli impianti di produzione di energia rinnovabile, spiegando che l'attuale regime di incentivi è incompatibile con la crisi economica. Immediate le proteste di ambientalisti e operatori del settore
30 January, 2012
Il governo spagnolo ha sospeso gli incentivi per i nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile. La decisione rientra nel più generale piano di tagli che Madrid ha varato per far fronte alle conseguenze della crisi economica e prevede anche la sospensione delle procedure di pre-assegnazione delle autorizzazioni. Lo ha reso noto lo stesso esecutivo guidato da Mariano Rajoy, che attraverso una nota ufficiale ha appunto annunciato la decisione di «sospendere temporaneamente gli incentivi economici mirati alla costruzione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili». Il comunicato spiega che «la complessa situazione finanziaria attuale rende consigliabile eliminare per il momento tali aiuti», ma assicura che questo non comprometterà il raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari di sviluppo delle rinnovabili al 2020.
oi le reazioni dell'intero comparto. Le associazioni di settore hanno già annunciato azioni di protesta per tutelare le migliaia di lavoratori che potrebbero risentire fortemente della sospensione dei sussidi statali, che riguardano non solo l'eolico, settore in cui la Spagna è leader europeo, ma anche fotovoltaico, solare termodinamico, cogenerazione, biomasse, biogas, mini-idroelettrico e finanche i rifiuti. Proteste accorate sono giunte anche dal responsabile Energia di Greenpeace Spagna, José Luis Garcia, ha ha parlato di un ingiustificabile colpo di grazia allo «sviluppo delle energie rinnovabili, fattore in grado creare posti di lavoro e sviluppo economico per la Spagna mentre si continua a sostenere finanziariamente carbone ed energia nucleare».
Il governo, per ora, fa spallucce, e si limita a ribadire, per bocca del ministro dell’Industria José Manuel Soria, che la moratoria è temporanea e che «mantenere l'attuale sistema di incentivazione non è compatibile con la situazione di crisi economica e il calo della domanda». A proposito dell'approvvigionamento e della richieste di elettricità, il ministro ha specificato che in Spagna è già installata una capacità elettrica più che doppia rispetto alla richiesta interna di energia.
La sospensione degli incentivi statali è stata inserita in un Real Decreto Ley recentemente approvato dal Consiglio dei ministri e dovrebbe essere accompagnata da una revisione complessiva del meccanismo di incentivazione delle fonti pulite. «Il Governo conferma il suo impegno a favore delle energie rinnovabili come parte indispensabili del mix energetico del paese – prosegue a questo proposito il comunicato di Madrid – Nel 2011, il 93% della potenza installata è di impianti a fonti rinnovabili, e queste installazioni hanno coperto il 33% della domanda elettrica». Dati e promesse che non bastano a rassicurare gli addetti ai lavori, già preoccupati per le conseguenze della crisi e la crescita del tasso di disoccupazione nazionale, che ormai sfiora il 23%.
Leggi la notizia sulla stampa spagnola:
El Gobierno decreta un parón en las renovables para taponar el déficit - da El País del 27.01.2012
La supresión de primas a nuevas plantas de energía renovable se hace oficial - da La Vanguardia del 28.01.2012
El Gobierno suspende temporalmente las primas a nuevas instalaciones de energía renovable - da El Periódico del 27.01.2012