Scuole chiuse per neve o ghiaccio. L'emergenza da imparare. Meglio tenerle aperte.
"La mobilità da casa a scuola invece dovrebbe essere la più sostenibile di tutte. E la scuola nelle intemperie potrebbe essere insieme contemporaneamente servizio sociale, educazione ambientale e protezione civile". L'intervento di Paolo Hutter contro le scuole chiuse per neve - da La Repubblica del 31-1-2012
31 January, 2012
Mediamente per i genitori è stato più difficile gestire l’improvvisa indisponibilità di asili e scuole di quanto sarebbe stato difficile accompagnare i figli a scuola. Ma non banalizziamo la questione e non sottovalutiamo le difficoltà degli amministratori. Immagino che durante la riunione di mezza Giunta col Sindaco di Torino per decidere se chiudere le scuole qualcuno avrà detto : “Ci sarà chi protesterà se le lasciamo aperte e chi protesterà se le chiudiamo” e che “è meglio sbagliare per eccesso di prudenza che per eccesso di fiducia”. Buonsenso, certo. Il problema però è che poco a poco, ragionando in questi termini, stiamo arrivando ad abituarci a chiudere le scuole per condizioni atmosferiche che erano frequenti (20 centimetri di neve, un po’ di ghiaccio, una piena del Po) e che resteranno frequenti anche nel “riscaldamento globale”.
E’ come se inconsciamente si volessero eliminare i fenomeni naturali dalla vita di una città, per cui non ci devono essere il freddo, il caldo, il buio, la pioggia, la neve, e se nonostante tutto fanno irruzione è emergenza, ci si chiude in casa. Se si può, se non si perdon soldi. La scuola non ha un valore economico immediato per cui la si può chiudere più facilmente. Dando poi per scontato che a scuola si va con l’automobile, se si prevede un traffico accidentato o pericoloso per il ghiaccio, si chiudono le scuole per ridurre il traffico.
La mobilità da casa a scuola invece dovrebbe essere la più sostenibile di tutte. La scuola nelle intemperie potrebbe essere insieme contemporaneamente servizio sociale, educazione ambientale e protezione civile. Preparando le “emergenze” con insegnanti, genitori e allievi, in modo che siano accettate e accettabili anche le giornate a mezzo servizio, anche se manca qualcuno o qualcosa, anche si arriva in ritardo: un’esperienza da vivere insieme, imparando dalle difficoltà e giocandoci dentro. A che serve la scuola se non ci insegna o aiuta a vivere nel secolo dei cambiamenti climatici?
1 commenti
Scrivi un commentoBarbara
01.02.2012 08:02
Bravo! Una nevicata non può rappresentare un'emergenza nel nostro Paese: è solo un fenomeno atmosferico cui si deve semplicemente far fronte attrezzandosi in modo un po' diverso dal solito. Tutto qui! Insegniamo ai nostri bimbi che altri fenomeni sono da considerare emergenze, e che buona parte di queste sono generalmente provocate dalla miopia di qualcuno, e che per affrontarle è necessario non far prendere le decisioni a coloro che hanno già dato prova di aver preso decisioni sbagliate!