Ambiente Italia, "Area C sì o no?"
Nella puntata del 28 gennaio 2012 del settimanale “verde” in onda su Rai tre interviene anche Paolo Hutter, intervistato da Alessia Mari sulla qualità dell’aria nei centri urbani, sui provvedimenti anti smog di Milano e Torino e sulle sanzioni europee sempre paventate e mai imposte
31 January, 2012
“L’Area C? Io la trovo estremamente civile perché gli italiani vanno uno per macchina. E poi c’è in tutta Europa, non è che l’abbiamo inventata noi. Per questo invito Pisapia a tener duro e a non tener conto dei brontolii. Gli italiani brontolano sempre: vi ricordate quando, tanti anni fa, nei cinema fu tolta la possibilità di fumare? Per una settimana sono rimasti vuoti. Poi si sono riempiti. Ci si abitua”. E’ il parere di Ornella Vanoni, inattesa sostenitrice del ticket d’ingresso in centro a Milano, dove lei stessa vive. Una decisione, quella milanese, che divide nettamente, favorevoli e contrari, e della quale si occupa “Ambiente Italia”, il settimanale della Tgr curato da Carlo Cerrato e Beppe Rovera, nella puntata del 28 gennaio.
Dal capoluogo lombardo, con Beppe Rovera, intervengono alcuni dei protagonisti del dibattito tra chi parla di scelta ambientale e di chi ritiene il ticket penalizzante per gli abitanti del centro: dall’economista Guido Viale all’architetto e assessore Stefano Boeri, dall’ex assessore Carlo Masseroli a Enrico Fedrighini, portavoce del comitato promotore dei cinque referendum per l’ambiente. In sommario, anche il parere di Paolo Hutter, già assessore all’ambiente a Milano e a Torino e ora direttore di “Eco dalle città”, il notiziario web sulle politiche ambientali delle città italiane ed europee.
Tra gli altri argomenti di “Ambiente Italia” il punto su alcune emergenze: dalle conseguenze del disastro del Giglio al dietro le quinte della “rivolta dei forconi” in Sicilia, dal rischio di una maxi multa europea per i rifiuti di Napoli alla sofferta decisione degli abitanti di Casale sul risarcimento offerto per i morti da Eternit.
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