Rifiuti. Anci: "Liberalizzazioni senza coerenza, rischio aumento costi per cittadini"
Nuova nota dell'Associazione dei Comuni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto liberalizzazioni e l'inserimento della norma sulla gestione dei rifiuti da imballaggio. Filippo Bernocchi, Delegato ANCI alle politiche energetiche e ai rifiuti: "Il sistema di concorrenza porterà, oltre ad una riduzione dei controlli sulla destinazione finale dei rifiuti di imballaggio, ad una riduzione del contributo ambientale pagato dai produttori e utilizzatori di imballaggio"
31 January, 2012
“E’ necessario riflettere attentamente sui possibili effetti negativi del DL liberalizzazioni sul sistema di gestione dei rifiuti’’. E’ quanto afferma Filippo Bernocchi, Delegato ANCI alle politiche energetiche e ai rifiuti facendo riferimento, in particolare, “alla previsione di moltiplicare il numero dei consorzi di gestione degli imballaggi, che andrebbe a scardinare il sistema Conai-Consorzi di filiera, che fino ad oggi ha assicurato il recupero certo e corretto dal punto di vista ambientale del 75% degli imballaggi immessi sul mercato’’.
Secondo Bernocchi “il sistema di concorrenza che si andrà a innestare fra i diversi consorzi porterà, oltre ad una riduzione dei controlli sulla destinazione finale dei rifiuti di imballaggio, ad una riduzione del contributo ambientale pagato dai produttori e utilizzatori di imballaggio. I consorzi per assicurarsi la maggior quantità di rifiuti di imballaggio saranno poi portati a ritirare i rifiuti di imballaggio solo a breve distanza dagli impianti di trattamento o di recupero/riciclo (localizzati soprattutto al Nord) e solo dove potranno reperirne grandi quantità (nelle grandi aree urbane), così da ridurre le spese di trasporto. Rimarranno quindi, di fatto, esclusi i piccoli centri e le aree più svantaggiate".
"Senza contare – sottolinea Bernocchi - poi che il meccanismo competitivo farebbe sì che con alti prezzi dei materiali da riciclare si raccoglieranno molti rifiuti, ma se le quotazioni scenderanno, in una logica di mercato si fermeranno i ritiri. E i Comuni, che dovranno sempre e comunque assicurare il servizio di raccolta differenziata ai cittadini non avranno più certezza sulla destinazione dei rifiuti".
Nel ricordare poi che "i Comuni sono obbligati per legge a raggiungere almeno il 65% di raccolta differenziata entro il 2012, pena un aumento della tassa applicata per lo smaltimento in discarica o in impianti", Bernocchi evidenzia criticità anche sul nuovo sistema di prelievo sulla gestione dei rifiuti, che dovrebbe essere introdotto dal 2013 e che riguarda anche tutta una serie di servizi indivisibili, quali la pulizia e il decoro della città.
"Per questo – conclude - come ANCI siamo impegnati a presentare una serie di proposte di modifica, a partire dalla garanzia di ritiro da parte del sistema CONAI e degli altri Consorzi, volte a riportare nei binari della coerenza delle norme, che seppur giuste nel principio di aprire alla concorrenza determinati settori, nella gestione dei rifiuti se non ben calibrate provocherebbero più danni, anche in termini di aumento di costi, che benefici per la collettività".