I cambiamenti climatici hanno causato 50 milioni di morti
Un gruppo di epidemiologi americani ha studiato le conseguenze del cambiamento climatico sulla storia dell'umanità, svelando che da secoli le comunità vengono decimate da alluvioni, carestie e siccità
01 February, 2012
Cinquanta milioni di morti. A tanto ammonta il bilancio, in termini di vite umane, dei cambiamenti climatici lungo tutta la storia dell'umanità. La stima proviene da un gruppo di studiosi di epidemiologia, che ha analizzato l'impatto del clima sulle società umane nei passati millenni, scoprendo che spesso sono stati proprio i mutamenti climatici a determinare la scomparsa di intere civiltà.
Durante la Grande glaciazione, un periodo di freddo glaciale iniziato circa 13mila anni fa e durato più o meno 10 secoli, la maggioranza degli insediamenti abitativi che sorgevano lungo il Nilo scomparve. Anche i Maya, definitivamente cancellati dai Conquistadores spagnoli, erano già stati decimati secolo prima da un lungo periodo siccitoso, che ne aveva interrotto il dominio nell'America centrale.
In altri casi, invece, sono bastati brevi periodi di alluvioni o di freddo particolarmente intenso per innescare devastanti carestie o favorire la diffusione di epidemie e pestilenze. I cambiamenti climatici, dunque, non sono un fenomeno esclusivo dell'epoca attuale: glaciazioni, aridità e inondazioni condizionano la storia umana da millenni. Ad essere cambiate, attualmente, sono l'origine dei mutamenti, per la prima volta nella storia prevalentemente antropica, e la frequenza dei fenomeni meteorologici estremi con cui dobbiamo fare i conti.