Torino: ecco com’è nato il video dell’igloo in piazza Vittorio
Nella notte tra martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio due giovani torinesi hanno dato forma alla costruzione tipica delle popolazioni eschimesi. Sono due collaboratori di Eco dalle Città Lorenzo Fracastoro e Gabriele Saluci. Ecco la storia. Il loro video "sfonda" su Repubblica e al Tg3. Questa sera danze occitane in piazza Carlo Alberto e in corso la mostra "Torino sotto la neve" presso l'Archivio Storico della Città di via Barbaroux
01 February, 2012
A Torino la prima nevicata dell’anno, oltre ai soliti prevedibili disagi legati ai trasporti, ha stimolato in due collaboratori di Eco dalle Città un’idea esotica di attivismo eco urbano. Nella notte tra martedì 31 gennaio e mercoledì 1 febbraio Gabriele Saluci - videodocumentarista autore tra gli altri di Turin-Iceland - e Lorenzo Fracastoro - laureato in Scienze Naturali - armati di attrezzi casalinghi, guanti, doposci e soprattutto tanta resistenza al freddo, hanno costruito un igloo in Piazza Vittorio. Ecco il video della performance che sta spopolando sul web.
Eco dalle città ha intervistato Lorenzo e Gabriele per capire come è nata questa idea.
Perché avete deciso di costruire un Igloo nel pieno centro di Torino?
Ma perché no in fondo. Eravamo a casa che stavamo maneggiando della neve che avevamo preso per fare dell’acqua distillata da dare alle piante e abbiamo pensato di utilizzarla anche per raffreddare il frigo secondo i principio della termodinamica. Dopo aver riempito uno scaffale del frigo di neve abbiamo detto “oh guarda si è formato un mattone di quelli che usano per fare gli igloo”. In quel momento si è accesa la lampadina e ci siamo detti “potremmo costruire un igloo stanotte”! Tutto questo alle undici di sera. Senza pensarci due volte ci siamo intabarrati, abbiamo preso due o tre strumenti utili e siamo usciti verso piazza Vittorio. Volevamo un posto visibile e rappresentativo della città.
Che strumenti avete utilizzato?
Dopo sci innanzitutto, poi guanti pesanti e guanti da cucina per non bagnarci mai le mani e coltelli per tagliare il ghiaccio. Inoltre acqua, tanta acqua per fare da cemento tra un blocco e l’altro. Utilizzavamo quella delle fontane.
Dunque come si costruisce un igloo? Sapevate già farlo?
Io (Lorenzo, ndr) ne avevo costruito uno in Austria una volta, ma c’erano metri di neve ed era stato più facile. Qui abbiamo improvvisato, imparando la tecnica migliore sul momento. Si parte da una base circolare per terra dove si piazzano dei mattoni di ghiaccio, che noi abbiamo ottenuto tagliando i cumuli di neve ghiacciata portati ai lati della piazza dagli spazzaneve. Non avevamo strumenti professionali per cui ci siamo veramente affaticati. A partire dalla base si sale accumulando i mattoni sempre in maniera circolare, facendo dei cerchi via via più stretti e inclinati verso l'interno, in modo da arrivare a chiudere la costruzione. Dopo sei ore di lavoro, da mezzanotte alle sei del mattino, ce l’abbiamo fatta.
C’è stato qualcuno per strada che si è fermato a chiedervi cosa steste facendo?
Sì qualche ragazza, una in particolare molto simpatica e un’altra totalmente ubriaca che tornavano da qualche serata… ci siamo fatti aiutare a spingere un enorme blocco di neve. Per il resto non c’era quasi nessuno, era notte fonda e con questo freddo non è che ci fosse tanta gente in giro.
Il video che documenta la vostra performance è sempre opera vostra?
Sì lo abbiamo interamente girato e montato noi. Ho piazzato su un cavalletto la mia reflex digitale (Gabriele, ndr) che ha resistito qualche ora fino a quando non si è scaricata la batteria. Abbiamo terminato le riprese con un Iphone. Alle sei ero a casa a montare tutto il girato.
Mercoledì mattina il vostro è finito sulla prima pagina web de La Repubblica dove è stato visto da migliaia di persone. Era una cosa concordata con il giornale?
No assolutamente. Quando l’ho finito di montare l’ho spedito a Repubblica e poi siamo andati a dormire. Ci siamo svegliati all’una e con enorme stupore abbiamo visto che eravamo sulla prima pagina del sito! Una cosa veramente inaspettata.
Visto che questa volta è andata così bene prevedete di fare qualcosa in futuro con le prossime nevicate?
Non so se faremo qualcosa legato alla neve o che. Però abbiamo visto che metter in partica le trovate del momento può risultare molto divertente. Non so vedremo...
La serata di musica e danza di mercoledì 1 febbraio in Piazza Carlo Alberto
La mostra Torino sotto la neve all'Archivio Storico della città