Torino, lo specchio della crisi nei cassonetti: nel 2011 rifiuti ridotti del 3,4%
Quasi 16 mila tonnellate di rifiuti in meno nel 2011. La raccolta differenziata resta invece al palo, registrando un incremento di solo mezzo punto percentuale. Nei cassonetti meno carta, vetro e rifiuti elettronici. In controtendenza plastica e organico, che crescono soprattutto durante le feste
01 February, 2012
Quattrocentocinquantamilatrecentouno tonnellate. A tanto ammontano i rifiuti prodotti dai torinesi nell'anno appena concluso. La cifra, pur confermando una produzione pro capite ampiamente superiore ai 500 kg, indica un importante trend volto alla riduzione del quantitativo complessivo: -3,4% rispetto alle circa 466 mila tonnellate prodotte nel 2010.
Se la riduzione dei rifiuti in un sol anno ha fatto registrare passi da gigante, non si può dire altrettanto per la raccolta differenziata che è cresciuta appena di mezzo punto percentuale passando dal 42,4% del 2010 al 42,9% del 2011. Quali le ragioni di questo miglioramento a due velocità?
Se da un lato le percentuali di RD sembrano essere al palo per la non estensione della raccolta porta a porta ai quartieri ancora non serviti, le ragioni della consistente riduzione dei rifiuti registrata nell'ultimo anno sono da ricercarsi principalmente nella crisi economica.
Nell'anno appena trascorso sono state raccolte meno tonnellate di carta e cartone (si è passati da circa 66 mila tonnellate del 2010 a 63440 del 2011), meno vetro e lattine (da 25500 a 23949), meno apparecchiature elettriche ed elettroniche (da 3700 tonnellate a 3196) e meno rifiuti provenienti dai mercati ortofrutticoli (3768 tonnellate contro le 5048 del 2010). In controtendenza solo i materiali plastici (il cui quantitativo conferito cresce da 11359 a 11905) e i rifiuti organici domestici (da 43460 a 44139). Proprio analizzando il trend mese per mese della frazione organica si scopre come la crisi abbia costretto maggiormente a casa le famiglie e abbia favorito al contempo i consumi ritenuti essenziali. L'incremento dei rifiuti organici è stato infatti registrato proprio nei periodi in cui tradizionalmente la città si svuota: Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, a luglio e ad agosto (solo in questo mese sono state raccolte 300 tonnellate in più di rifiuti organici).