Rinnovabili, Spagna: proteste contro il blocco degli incentivi
Non si placano, in Spagna, le polemiche per la decisione del governo di disporre una moratoria dei sussidi statali per l'energia pulita. Le associazioni di settore la definiscono «un errore storico» e annunciano ricorsi
02 February, 2012
Continuano le proteste, in Spagna, dopo la decisione del governo di sospendere tutti gli incentivi per i nuovi impianti a energia rinnovabile. Le associazioni di settore e i gruppi ambientalisti hanno sottoscritto un manifesto unitario che critica aspramente la moratoria votata dall'esecutivo di Rajoy. Secondo le 40 sigle aderenti, la sospensione dei sussidi statali rappresenta «un errore storico», soprattutto perché le rinnovabili sono uno dei settori più floridi dell'economia della Spagna, che è uno dei leader mondiali per quanto riguarda l'energia pulita.
Javier García Breva, presidente dell'associazione Fundación Renovables, il blocco degli incentivi comporterà, nei prossimi 10 anni, la perdita di investimenti privati per almeno 62 miliardi di euro. Il decreto approvato dal governo madrileno viene inoltre tacciato di incompatibilità con la normativa comunitaria in materia di fonti rinnovabili ed efficienza energetica. Contestate anche le motivazioni che Rajoy ha attribuito alla sua decisione: la cifra risparmiata dal governo grazie alla moratoria dei sussidi sarebbe, secondo gli operatori del settore, del tutto ridicola, non superando quest'anno i 160 milioni di euro.
Secondo le 40 associazioni sul piede di guerra, infatti, nel 2011 l'energia rinnovabile ha permesso di soddisfare il 33% della domanda elettrica del paese, permettendo di ridurre le importazioni dall'estero di gas, petrolio e uranio, che costano alla Spagna oltre 40 miliardi di euro. Preoccupano, infine, le possibili ripercussioni del provvedimento sul piano occupazionale e sociale: il blocco degli incentivi porrebbe infatti mettere a rischio oltre 40mila posti di lavoro. Le associazioni hanno già annunciato una pioggia di ricorsi contro la moratoria.
Leggi il testo del manifesto di protesta.