Mediterre, rifiuti. Intervento di Nicastro su seminario “Nuovo assetto dei “servizi pubblici” locali
“In un momento in cui forte è la vocazione a liberalizzare i settori economici, siamo chiamati a reagire incentivando il confronto e promuovendo le nostre eccellenze”. Così l‘assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro sul tema dei servizi pubblici locali in materia di rifiuti. Rimane l’obiettivo di omogeneità dei servizi e delle tariffe in tutta la Regione
04 February, 2012
“All'interno del quartiere fieristico abbiamo aperto un dibattito fondamentale sulla questione dei servizi pubblici locali in un momento in cui forte è la vocazione a liberalizzare i settori economici: a Mediterre siamo partiti dal concetto di una macro-regione mediterranea con patrimonio storico comune, caratteristiche omogenee e vocazioni convergenti e, in questa ottica, certamente siamo chiamati a reagire alla tendenza a liberalizzare aprendo i confini, incentivando il confronto e promuovendo le nostre eccellenze”. A dichiararlo l'assessore regionale alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro sul tema dei servizi pubblici locali in materia di rifiuti.
“Se la sfida è quella della concorrenza su competitività e qualità dei servizi il nostro tessuto regionale deve rispondere valorizzando le esperienze territoriali, promuovendo il patrimonio professionale e infrastrutturale senza timori reverenziali. Il Governo Regionale ha dato vita ad una semplificazione degli Ambiti territoriali ottimali (Ato) nell'ottica di una semplificazione dei processi oltre che di una sempre maggiore responsabilizzazione dei territori. Non è tuttavia da trascurare l'esigenza stringente di una 'unica lingua' in materia di rifiuti dal Gargano a Capo di Leuca”.
“Abbiamo in mente, in qualità di amministratori, un modello di gestione efficace, autonomo e autosufficiente territorialmente parlando – ha concluso l'assessore – sia sul piano economico sia su quello della bontà dei processi. Vorrei immaginare omogeneità dei servizi e delle tariffe in tutta la Regione. In questa ipotesi grande è il ruolo delle amministrazioni locali e degli altri attori territoriali che sono chiamati a ragionare, insieme alla Regione, su schemi e progetti ad ampio raggio”.