L'ipotesi di un nuovo impianto di incenerimento, dedicato a Torino e a tutti i comuni facenti parte della stessa area di pianificazione, al Gerbido (che con Volpiano e Strada del Francese è uno dei siti potenziali) inizia a creare malumori e proteste. Dopo aver annunciato la costruzione di un nuovo inceneritore dimensionato sulle loro esigenze e posizionato nell'area Servizi Industriali, i Comuni di Grugliasco, Orbassano e Beinasco hanno indetto per lo scorso venerdì 11 giugno un consiglio comunale congiunto e aperto. La posizione è chiara: no all'inceneritore torinese nell'area del Gerbido, il cui impatto andrebbe a pesare soprattutto sui comuni in questione. "Tutti i 144 comuni dei consorzi della zona sono contrari all'ipotesi Gerbido. Perché non è rispettosa né della commissione Bobbio che ha lavorato per la scelta del sito, né sul lavoro che stiamo facendo" afferma Umberto d'Ottavio. I comuni, infatti invocano una maggior spinta alla raccolta differenziata. Ma torniamo all'ipotesi di un nuovo, piccolo impianto alla Servizi Industriali. La sua costruzione, ovviamente, sarebbe un grosso ostacolo alla costruzione di un inceneritore di grosse dimensioni al Gerbido. E, in effetti, la sua costruzione potrebbe essere più una provocazione politica che non un programma reale. "Noi ci auguriamo che i comuni di Grugliasco, Beinasco e Orbassano procedano alla costruzione di un loro impianto di smaltimento - ci dice il dott. Tecchiati, direttore del settore ambiente della Provincia di Torino - anche perché l'area di pianificazione di cui fan parte ne è sprovvista e ne ha bisogno. Inoltre il piano provinciale ne prevede la costruzione. Non necessariamente in quel sito...". Per quel che riguarda gli investimenti necessari alla costruzione e alla gestione dell'impianto, ovviamente sarebbero a carico dei comuni che fan parte dell'area di pianificazione.