Chiaiano ancora in Europa
Presentata da Monica Frassoni un’interrogazione scritta alla Commissioni Ambiente sulle irregolarità della discarica di Chiaiano.
04 March, 2009
È stata presentata il 2 marzo, alla Commissione Europea, un’interrogazione in merito alle violazioni alla legislazione comunitaria in materia di localizzazione e pianificazione della discaricata di Chiaiano e concernente la carenza di accesso e partecipazione dei cittadini alle decisioni in materia.
La Presidente dei Monica Frassoni ha commentato così il suo intervento:
“Oggi ho presentato un’interrogazione, corredata da relazioni tecniche, alla Commissione sulla sempre più incredibile vicenda della discarica di Chiaiano.
Nel sopralluogo da me effettuato lo scorso 6 febbraio ho potuto constatare che permangono gravi carenze tecniche sia per quanto riguarda l’accumulo di acqua sul fondo della discarica, che viene pompata, senza averne controllato la pericolosità, verso l’abitato di Marano, che sulla messa in sicurezza delle pareti della cava a forte pericolo di frana [1] Proprio l’inadeguatezza della localizzazione, in zona a rischio idrogeologico per allagamento e per frane mi ha già portato a sollecitare assieme ad altri colleghi l’intervento del Commissario all’ambiente Dimas.In quell’occasione il Commissario con lettera del 13 febbraio 2009 ha dichiarato la non competenza della Commissione nella localizzazione delle discariche.
L’interrogazione di oggi, a qualche giorno dall’apertura della discarica, torna a sollecitare la Commissione non riuscendo noi a capire l’atteggiamento prudente dell’esecutivo europeo in presenza di palesi violazione dei requisiti vincolanti in materie di discariche, ivi incluse la loro localizzazione, stabiliti dalla Direttiva 99/31.“
“Altro punto da me sollevato” aggiunge l’eurodeputata verde “riguarda le difficoltà di accesso alle informazioni sugli interventi svolti e pianificati nella discarica. Si tratta anche qui di far valere quanto previsto dalla Direttiva europea 2003/4 che recepisce la Convenzione di Aarhus sull’accesso alle informazione, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale.
La situazione a Chiaiano desta, infatti, preoccupazione non solo per i rischi per la salute e l’ambiente connessi all’attività della discarica ma rappresenta anche un inquietante esempio di come lo stato di emergenza, spesso artatamente prolungato, possa portare ad una militarizzazione del territorio e alla repressione di qualunque opposizione. In questo senso il provvedimento di divieto di dimora inflitto recentemente al Sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, appare non tanto connesso alle indagini nei suoi confronti ma piuttosto a tenere a distanza uno dei fautori della mobilitazione contro la discarica di Chiaiano.”