Rinnovabili, Bortoni (Aeeg): «Sbagliati concentrare incentivi su quelle elettriche»
Secondo il presidente dell'Authority per l'energia, è necessario distribuire meglio le sovvenzioni statali per le rinnovabili, sostenendo anche le fonti termiche. In questo modo, si abbasserebbe la spesa pubblica e si diversificherebbe il mix energetico nazionale
14 February, 2012
Piuttosto che concentrare gli incentivi sulle energie rinnovabili più costose, ovvero le elettriche, è opportuno diversificare il mix, offrendo maggiore sostegno alle rinnovabili termiche e all'efficienza energetica. Lo ha dichiarato il presidente dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg), Guido Bortoni, nel corso di un convegno sull'efficienza energetica organizzato dall'associazione Safe presso l'ambasciata polacca.
Sovvenzioni così ingenti al fotovoltaico «portano a costi più alti e non ottimizzano il mix», ha spiegato Bortoni, sottolineando come le rinnovabili termiche possano essere incentivate con «350 euro per Tep (Tonnellate equivalenti di petrolio, ndr) e gli interventi in efficienza con 600 euro al Tep, laddove un Tep di rinnovabili elettriche costa invece dai 900 ai 3000 euro». Puntare solo e sempre sulle rinnovabili più costose, secondo il presidente dell'Aeeg, non permette inoltre di premiare le eccellenze sul territorio. «Così facendo - ha aggiunto Bortoni - abbiamo messo il settore idrico sotto una pressione inaudita e marginalizzato quello delle centrali a ciclo combinato, che era efficiente, soprattutto al Sud».
Gli incentivi al fotovoltaico, secondo il presidente dell'Authority, non sono l'unico caso nel quale l'Italia ha gestito in modo inadeguato le politiche per la sostenibilità. Un altro esempio è «il Cip 6, che nasce bene e con principi sani ma è cresciuto male», sebbene i costi per i cittadini siano stati «contenuti da tre miliardi all'anno al miliardo all'anno circa di oggi». Quanto al sistema dei certificati verdi, infine, secondo Bortoni «andava bene per le quantità marginali di energia per le quali era stato concepito, negli anni si è sviluppato in maniera esponenziale e ora è un mercato che pesa per 1,2 miliardi sulla sola bolletta». (Fonte: Agi Energia)