Napoli Est, incontro delle associazioni con la commissione Ambiente del Comune
All'ordine del giorno le emergenze ambientali del'area e la necessità di migliorare il controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine. Ribadita ancora una volta la contrarietà alla costruzione dell'inceneritore
14 February, 2012
La Commissione Ambiente del Comune di Napoli, presieduta da Carmine Attanasio, ha incontrato in sala Nugnes associazioni e comitati di Napoli est per discutere dei progetti di sviluppo relativi all’area in questione, nonché delle problematiche di natura ambientale esistenti sul territorio. Numerosi gli interventi dei rappresenti delle associazioni impegnate nella difesa del territorio (Comitato Napoli est, Movimento 5 stelle, Medici dell’ambiente, Napoli punto e a capo, Coordinamento comitato fuochi), che hanno espresso forti preoccupazioni per le conseguenze sulla salute e sull'ambiente delle numerose discariche abusive e dei roghi di rifiuti tossici che si ripetono quotidianamente. Per questo è stato richiesto un più attento controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e in particolare, della Polizia ambientale. Proposta anche l’istituzione di un registro ufficiale dei tumori, allo scopo di monitorare l’incremento delle malattie causate dagli sversamenti illegali. Dall'incontro, inoltre, è emersa la volontà di incrementare la raccolta differenziata e di creare siti per il trattamento dei rifiuti speciali.
La presidente della VIª Municipalità, Anna Cozzino, ha sottolineato che sono ben 15 i siti interessati dall’abbandono di rifiuti speciali e pericolosi censiti dall’Asia sul territorio di Barra, San Giovanni e Ponticelli. La Municipalità ha da tempo richiesto, per contrastare il fenomeno che comporta costi elevatissimi per la bonifica delle aree, un’attenzione speciale per il territorio da parte di tutte le forze dell’ordine, proponendo anche il coinvolgimento delle associazioni di volontari presenti sul territorio.
«In tutta la città, sono 80 i siti di sversamenti abusivi periodici, alimentati specialmente da persone provenienti da comuni limitrofi - ha spiegato Francesco Iacovucci dell’assessorato all’Ambiente - Accanto ad un maggiore controllo del territorio va prevista la collaborazione delle associazioni di settore e delle altre amministrazioni comunali, mentre l’aumento delle unità di Polizia ambientale va inquadrato all’interno di un discorso più ampio sulla redistribuzione delle forze sul territorio».
Secondo i consiglieri intervenuti (Russo, Zimbaldi, Formisano e Antonio Borriello), occorre rafforzare la presenza della Polizia ambientale, riqualificare il territorio, costruire un modello di sviluppo eco-sostenibile partendo dal mare e dal recupero della linea di costa, recuperare un ruolo di coordinamento e programmazione del progetto Naplest, ragionare sull’ipotesi di collocare in zona il Polo tecnologico ambientale. Il presidente Attanasio, in particolare, si è espresso sulla necessità di potenziare il nucleo ambientale della Polizia municipale, che andrebbe posto sotto il diretto controllo dell’assessorato all’Ambiente. Ribadita, infine, la netta opposizione alla costruzione dell’inceneritore, sulla quale è stata annunciata la presentazione di un ordine del giorno in Consiglio.