Atm monitora Area C
Definito il piano per valutare gli effetti del provvedimento: dai dati sul traffico e la sosta all’efficienza del trasporto pubblico
19 February, 2012
È stato definito il piano di monitoraggio degli effetti di Area C, il provvedimento del Comune entrato in vigore lo scorso 16 gennaio per liberare Milano dalla morsa del traffico.
Il primo componente per l’analisi prende in esame il traffico, secondo due parametri: “Traffico veicolare” e “Congestione”. Il primo riguarda gli accessi in Area C e i flussi di traffico sul resto della rete stradale. Il secondo invece si riferisce al grado di utilizzo della rete e alla velocità di scorrimento in quattro ambiti territoriali: Area C, Cerchia dei Bastioni, corona Bastioni-Cerchia filoviaria, restante rete urbana.
L’analisi, poi, si sofferma sulla sosta sia su strada sia in struttura, per studiare gli impatti di Area C all’interno e nelle zone limitrofe.
Inoltre si osserva il trasporto pubblico, in termini di aumento di passeggeri in metropolitana, di tenuta del servizio e di efficienza e tempi di percorrenza. Per quel che riguarda, invece, l’incidentalità, si valuterà non solo il numero di sinistri, ma anche il grado di lesività degli stessi.
Tra i dati analizzati, anche l’inquinamento, attraverso diversi indici: dalle emissioni dentro e fuori Area C a un più generico studio sull’influenza del traffico rispetto alle altre forme emissive, fino al nuovo e sperimentale monitoraggio del Black Carbon.
Anche l’attrattività del centro di Milano sarà analizzata in ottica Area C, incrociando diversi dati: accessi in auto/moto, passeggeri del trasporto pubblico e mobilità ciclistica.
Infine, sarà tenuto sotto controllo il fattore economico, attraverso gli introiti diretti, come quelli derivanti dalla vendita dei tagliandi d’ingresso, e indiretti, come quelli delle sanzioni che in qualche modo possano essere collegate ad Area C. Inoltre, saranno analizzati i costi di gestione del sistema e monitorate le risorse annue e il loro reinvestimento in interventi e servizi erogati in termini di mobilità sostenibile.
Il monitoraggio dei dati avrà, per la maggior parte dei dati, cadenza mensile. In alcuni casi la valutazione sarà, invece, semestrale o trimestrale.