Efficienza degli edifici, al via una consultazione pubblica dell'Ue
Fino al 18 maggio è possibile commentare un documento di consultazione della Commissione europea in materia di sostegno finanziario per l'efficienza energetica in edilizia. Si tratta di una iniziativa dell'Ue per accorciare il ritardo sul target per il 2020
20 February, 2012
Dopo quella sul consumo sostenibile avviata qualche settimana fa, la Commissione europea ha deciso di lanciare una nuova consultazione pubblica su come migliorare il sostegno finanziario per l'efficienza energetica degli edifici, a livello comunitario ma anche nazionale. L'iniziativa è stata lanciata in concomitanza con l'anniversario del Protocollo di Kyoto, con la speranza di accelerare la corsa dell'Ue verso il target (non vincolante) di efficienza energetica previsto per il 2020.
Secondo le previsioni, infatti, senza una decisa accelerazione, l'Europa si fermerà a una riduzione dei consumi energetici del 9-10% rispetto ai livelli del 1990, a fronte della prevista riduzione del 20%. Di qui la proposta di revisionare la direttiva sulle performance energetiche degli edifici e l'apertura della consultazione pubblica. Secondo la Commissione europea, gli edifici devono essere «centrali nella politica comunitaria sull'efficienza energetica, dal momento che quasi il 40% del consumo finale di energia (e il 36% delle emissioni di gas serra) deriva da case, uffici, negozi e altri immobili». Il settore edile, inoltre, rappresenta quello con il maggiore potenziale di riduzione dei consumi, dopo il comparto della produzione energetica stessa.
Alla consultazione sono invitati a partecipare tutti i soggetti interessati, dalle autorità locali e nazionali a banche e investitori, aziende edili, produttori di materiali da costruzione, fornitori e distributori di energia, alberghi, sindacati, associazioni ambientaliste e di consumatori. La scadenza per partecipare è fissata al 18 maggio del 2012. Il documento di consultazione è disponibile in allegato. Per partecipare alla consultazione, cliccare qui.