Sacchetti di plastica, AssoEcoPlast: cambiare il DL Ambiente
"Cambiare il DL Ambiente". E' questa la richiesta di AssoEcoPlast che denuncia il rischio per "un'intera filiera industriale italiana con migliaia di posti di lavoro e un miliardo di fatturato"
22 February, 2012
"Cambiare il DL Ambiente". E' questa la richiesta di AssoEcoPlast che denuncia il rischio per "un'intera filiera industriale italiana con migliaia di posti di lavoro e un miliardo di fatturato".
"Il Decreto Legge 25 gennaio 2012, cd. 'Decreto Ambiente', - spiega l'associazione in una nota - introduce una forte distorsione del mercato della plastica per imballaggi a vantaggio di pochissimi operatori e a discapito di centinaia di aziende che non avrebbero piu' la possibilita' di competere a pari condizioni. La formulazione usata nel Decreto - che impone la compostabilita' per tutti i sacchi da asporto - non presenta alcuna motivazione di tipo ambientale, tecnologico ed economico. In tal modo viene completamente tolta la possibilita' di commercializzare sacchi in plastica biodegradabile e riciclabile al 100%, pienamente compatibili con l'ambiente. Il contrario di quanto sta avvenendo nei paesi più virtuosi in termini di normative ambientali".
Per AssoEcoPlast, "una stima conservativa del numero di posti di lavoro a rischio su tutto il territorio nazionale e' di circa 8/10.000, senza considerare l'indotto (servizi, distribuzione, trasporti, ecc.), che verrebbero persi definitivamente. In pratica un'intera filiera industriale. In termini di fatturato invece, l'impatto sarebbe di quasi un miliardo di euro, con serie conseguenze negative anche sulle entrate fiscali".
AssoEcoPlast, associazione che riunisce oltre un centinaio di PMI del settore, si appella quindi a Governo e Parlamento affinché "il testo del Decreto venga modificato, rinviando una decisione tecnica che presenta notevoli complessita' ad un apposito tavolo da istituire presso il Ministero dell'Ambiente e il Ministero dello Sviluppo Economico".