Assobioplastiche pubblica uno studio sulla biodegradazione: "Sacchetti bio non compostabili incompatibili con il riciclaggio dell'organico"
Assobioplastiche: "Prove di laboratorio dimostrano che i sacchi certificati come “biodegradabili e compostabili” secondo standard UNI EN 13432 sono biodegradabili quanto la cellulosa. Altri sacchi, riportanti la sola scritta “biodegradabili” mostrano invece livelli di biodegradazione incompatibili col riciclaggio organico previsto dalla Direttiva Europea sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio 94/62"
22 February, 2012
Assobioplastiche ha pubblicato uno studio – commissionato ai Laboratori Chelab di Treviso – per comparare tempi e percentuale di biodegradazione di quattro diversi tipi di shopper, di cui uno compostabile (in Mater Bi) e gli altri tre esclusivamente biodegradabili (uno additivato con EPI, un altro con ECM e l’ultimo prodotto con tecnologia Symphony D2W), dunque non conformi alla normativa Uni EN 13432.
Come abbiamo già più volte sottolineato, per ora i sacchetti compostabili sono rimasti appannaggio quasi esclusivo della grande distribuzione, mentre fra i piccoli commercianti e nei mercati la scelta dei venditori è ricaduta perlopiù sui sacchetti additivati, biodegradabili ma non conformi alla normativa europea sopra citata. Se il decreto legge atteso per luglio 2012 non riserverà sorprese, il commercio e la distribuzione di sacchetti usa e getta sarà consentita solo per gli shopper compostabili, che possono essere avviati a riciclo negli impianti di compostaggio.
“Prove di laboratorio – si legge nel documento diffuso da Assobioplastiche - dimostrano che i sacchi certificati come “biodegradabili e compostabili” secondo standard UNI EN 13432 sono biodegradabili quanto la cellulosa. Altri sacchi, riportanti la sola scritta “biodegradabili” mostrano invece livelli di biodegradazione incompatibili col riciclaggio organico previsto dalla Direttiva Europea sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio 94/62”. Incompatibili perché il processo di biodegradazione è molto diverso: mentre il sacchetto compostabile presenta tempi e percentuali di biodegradazione molto vicini a quelli della cellulosa (“biodegradazione superiore al 90% della biodegradazione raggiunta dalla cellulosa nello stesso lasso di tempo”).
In particolare nei famosi 180 giorni richiesti dalla UNI EN 13432 come criterio per la compostabilità, la cellulosa si biodegrada circa al 95%, il sacchetto compostabile al 90%, gli altri tre non superano il 10%. “I valori misurati mediante la ISO 14855 – conclude lo studio - sono quindi ben distanti dai limiti richiesti dallo standard UNI EN 13432 per gli imballaggi recuperabili mediante biodegradazione e compostaggio. Questi sacchetti devono pertanto essere recuperati mediante altra modalità (per esempio mediante incenerimento con recupero di energia) nonostante l’asserzione “biodegradabile”.
Studio in allegato.
6 commenti
Scrivi un commentomaurizio
27.02.2012 06:02
Non fatevi prendere in giro dalla novamont eco dalle citta e un sito serio che come fareambiente non e estremismo ecologico. ci sn cascate anke le iene e striscia alle qialo per altro ho gia scritto. ispra e biolab sn contro una norma fatta dagli stesso monopolisti che la com europ bocciera e multera tanto noi paghiamo malta e lussemburgo i paradisi fiscali di novamont no.
Sacchettaro
22.02.2012 21:02
C'è un associazione creata dai produttori che si batte per tutti noi e cerca appoggio e sostegno da tutti noi sacchettari!
E' un faro nell'oscurità che ci hanno buttati!
AIUTIAMOLA e sarà un bene per tutti!
http://www.assecoplast.org/
MARIANO
22.02.2012 15:02
220/03/2012
OGGI COMINCIA A DELINEARSI TUTTE LE FALSITA'E INTERESI POLITICI ATTORNO A QUESTA COMPOSTABILITA'.
DA COME SI DEDUCE IN UN RECENTE TEST DELLA NUOVAMONT,LA COMPOSTABILITA' AVVIENE IN SITO DI COMPOSTAGGIO INDUSTRIALE CONTROLLATO.CIOE'CON TEMPERATURE DI 50/60GRADI E UMIDITA'COSTANTI E CON CONTINUE INOCULAZIONI DI BATTERI COSI'IL SACCHETTO DI MATERBI DIVENTA HUMUS.
E SE LO LASCIAMO IN GIRO (PER TERRA NEGLI ALBERI O IN ACQUA),COSA SUCCEDE? FRA 20 ANNI CE LI ABBIAMO ANCORA TRA I PIEDI CONSIDERANDO CHE NON SI POTRANNO AVERE IN MODO NATURALE TUTTE LE CONDIZIONI DEL COMPOSTAGGIO INDUSTRIALE CONTROLLATO.
I SINDACATI SONO CONTENTI CHE CON IL NUOVO SITO A PORTO TORRES CI SARANNO 500 NUOVI POSTI DI LAVORO,E DEI OLTRE 30.000 POSTI CHE VERRANNO PERSI????
IL NUOVO SITO DI PORTO TORRES,DA UNA PRIMA SEGNALAZIONE SEMBRA CHE VENGA AGGIORNATO DALLA AZIENDA DI FAMIGLIA DELLA PRESTIGIACOMO.
LA NORMA UNI 13432/2002 SEMBRA CHE VADA BENE SOLO PER IL MATERBI',E PER GLI ALTRI BIOPOLIMERI?
LA NORMATIVA UNI 13432/2002 CHI LA FATTA? LA NUOVAMONT/MATERBI'.
I SIGNORI DELLA NUOVAMONT CHI SONO O DA DOVE SONO?
OVVIAMENTE NEI PARADISI FISCALI.
QUANDO MANGIARE LA POLENTA O IL PANE COSTA PIU' DI UN TARTUFO,CHE FACCAIMO? MANGIAMO UN SACCHETTO DI MATERBI,TANTO ANCHE SE SI TROVA UN SACCHETTO NELLA NOSTRA PANCIA CHE VUOI CHE SIA,UNO DI MENO SULLA TERRA.
POPOLO DOBBIAMO COMINCIARE A RIBELLARSI A TUTTA QUESTA FALSITA' CHE CI VIENE PORTATA COME BENEFATTRICE DELL'AMBIENTE.
Sacchetto
22.02.2012 15:02
Mi correggo, alle 16:30 al senato c'è: II.Discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge 25 gennaio 2012, n. 2, recante misure straordinarie e urgenti in materia ambientale - Relatore D'ALI' (Relazione orale) (3111)
Quindi si parlerà, sicuramente anche dell'articolo 2.
Da quanto si "vocifera" su internet, fonti parlamentari anticipano che il decreto avrà " molte, importanti, positive novità".
Non ci resta che vedere se riguarderanno anche gli shoppers.
Sacchetto
22.02.2012 15:02
Senza parole. C'è d'avvero bisogno di uno studio per provare ciò che mai nessuno ha messo in dubbio? Domani commissiono uno studio per provare che l'uomo senza ossigeno muore!
Il colmo.
L'articolo/commento del direttore Latorre descrive perfettamente ed in poche righe la verità.
In questi giorni c'è stata un'audizione nelle commissioni ambiente della camera di Assobioplastiche e Legambiente, oggi pm al senato si discute un decreto con varie misure ambientali... da vedere se discutono anche degli shoppers.
produttore
22.02.2012 14:02
Stavo per commentare lo studio di Assobioplastiche quando ho letto questo articolo che racchiude esattamente il mio pensiero:
http://www.polimerica.it/index.php/home/archvio/7-leggi%20e%20norme/10042-un-sacco-di-ovvieta