Roma, la procura indaga sulla scelta dei siti di Corcolle e Riano
Dovrebbero accogliere i rifiuti dopo la chiusura di Malagrotta, e fino alla realizzazione della discarica a Fiumicino. Falso materiale e ideologico i reati ipotizzati. Le indagini sono partite in seguito a diversi esposti
23 February, 2012
Falso materiale e ideologico. Questi i reati ipotizzati dalla procura di Roma per le presunte irregolarità legate all'individuazione dei siti alternativi alla discarica di Malagrotta, ovvero Corcolle-San Vittorino e Quadro Alto a Riano. I siti dovrebbero ospitare i rifiuti prodotti da Roma dopo la chiusura di Malagrotta prevista per giugno, e almeno fino alla realizzazione della discarica a Fiumicino.
Gli accertamenti, scaturiti da una serie di esposti, sono coordinati dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari e affidate ai sostituti Maria Cristina Palaia e Alberto Galanti. I carabinieri del Noe sono stati incaricati di verificare se le indicazioni fornite dagli esperti della Regione Lazio al commissario straordinario, prefetto Giuseppe Pecoraro, corrispondano all'esatta situazione delle zone sotto il profilo della distanza dai centri abitati, dello stato del sottosuolo. Insomma si indaga sui criteri di scelta dei siti ed anche sui motivi per i quali, secondo i denuncianti, in un documento della Regione sulla localizzazione dei siti sia stata depennata un'area nel comune di Allumiere e poi inserita quella di Corcolle, a 700 metri dall'area archeologica di Villa Adriana.
Anche per questo motivo gli investigatori si sono recati negli uffici della Regione per acquisire documenti, mentre alcuni funzionari sono stati sentiti come testimoni. Il fascicolo processuale aperto a piazzale Clodio è per il momento contro ignoti.
Nei giorni scorsi anche il presidente nazionale e capogruppo in Regione Lazio dei Verdi, Angelo Bonelli, è stato ascoltato dai carabinieri del Noe in merito all'esposto presentato dai Verdi circa le presunte irregolarità contenute nel Piano per l'individuazione dei siti alternativi a Malagrotta che ha portato all'individuazione di Corcolle e Riano, come località dove collocare tali discariche.
Il sindaco di Roma Gianni Alemanno cerca di minimizzare: «Sono sicuro che la Procura di Roma farà rapidamente chiarezza in merito alle denunce che sono state fatte per la scelta dei siti alternativi a Malagrotta. È fondamentale andare avanti nelle procedure per aprire questi centri di raccolta dei rifiuti, in modo da chiudere il prima possibile questa discarica. Pertanto, mi auguro che il senso di responsabilità collettivo eviti di creare nuovi polveroni polemici che rischiano di ritardare e confondere gli atti amministrativi necessari ad attuare il piano rifiuti».