Cina: nuovi target in materia di rinnovabili ed efficienza energetica
Il nuovo Piano quinquennale cinese punta a potenziare ulteriormente il settore industriale legato al fotovoltaico. Pechino, inoltre, annuncia un significativo calo dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra
28 February, 2012
L'economia cinese parla sempre più la lingua delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, almeno sulla carta. Il dodicesimo Piano quinquennale varato dal governo di Pechino, infatti, prevede di abbattere i costi del fotovoltaico, in modo da far fronte a eventuali politiche di chiusura dei mercati da parte dei governi stranieri, ma anche di aumentare la produttività annuale della fabbriche cinesi di moduli fotovoltaici. Il piano, presentato dal ministro dell’Industria e dell’Information Technology punta anche a sviluppare maggiormente la tecnologia del film sottile e il fotovoltaico integrato, oltre che ad aumentare l'efficienza energetica degli impianti. L'attuazione del nuovo programma promette di garantire a Pechino un ulteriore balzo in avanti nel settore dell'energia solare, dopo che nell'arco del precedente quinquennio la Cina ha già conquistato la leadership mondiale nella produzione di celle e moduli fotovoltaici, con una crescita media superiore al 100% annuo.
Al di là degli obiettivi per il comparto del fotovoltaico, comunque, il Piano quinquennale punta anche a ridurre i consumi energetici legati alla produzione industriale. Il target, in particolare, è un calo medio del 21% entro il 2015, corrispondente a una riduzione delle emissioni di circa 670 milioni di tonnellate di carbonio. Ciascun settore industriale dovrà perseguire un proprio obiettivo specifico. Il comparto automobilistico, ad esempio, punterà a una riduzione del 22%, mentre quello tessile si fermerà al 20% di consumi in meno. Per quanto riguarda invece l'edilizia, Pechino ha introdotto nuove norme che obbligano i costruttori a rispettare dei criteri minimi di efficienza energetica e di impiego di fonti rinnovabili. A proposito di energia pulita, infatti, il governo si è impegnato ad alzare la percentuale di consumo di energia generata da rinnovabili fino all’11,4% entro il 2015.