Liberalizzazione gestione rifiuti da imballaggio: inserito l'obbligo di operare su tutto il territorio nazionale
Dopo la Commissione Industria, via libera al decreto-legge liberalizzazioni anche dall'aula di Palazzo Madama. Confermato il testo uscito dalla Commissione, con la modifica della norma sulla gestione dei rifiuti da imballaggio e l'inserimento dell'obbligo di operare su tutto il territorio nazionale. Il punto con il senatore del Partito Democratico, Francesco Ferrante, e Filippo Bernocchi, delegato ANCI all’energia e ai rifiuti
29 February, 2012
Giovedì 1° marzo l'assemblea del Senato ha approvato la conversione in legge del decreto sulle liberalizzazioni (che era stato licenziato martedì sera dalla Commissione Industria). Con 237 voti favorevoli, 33 voti contrari e 2 astenuti l'assemblea ha dato il via libera al provvedimento, che passa alla Camera per la seconda lettura. Il testo approvato dall'aula di Palazzo Madama ricalca quello uscito della Commissione Industria.
Il senatore Francesco Ferrante spiega le modifiche apportate in Commissione Industria
Abbiamo chiesto al senatore del Partito Democratico, Francesco Ferrante, quali modifiche sono state apportate in Commissione alla norma del decreto che modifica la gestione dei rifiuti da imballaggio: "La discussione in Commissione Industria è finita così come si era prospettata negli ultimi giorni - ha dichiarato Francesco Ferrante -. Il punto di compromesso che si era trovato con il Governo era che si emendasse l'articolo 26 aggiungendo l'obbligo a questi eventuali consorzi subentranti, l'obbligo di operare su tutto il territorio nazionale. Questo era il punto che mancava e che determinava un evidente vantaggio per questi nuovi consorzi e ciò avrebbe rischiato di smantellare l'intero sistema. Pur con la premessa che non si sentiva l'esigenza di questa liberalizzazione, in questa maniera si è raggiunto un equilibrio sensato. Vedremo ora se ci saranno operatori che vorranno consorziarsi per fare il ritiro dei propri imballaggi in alternativa al sistema Conai. Se questo succederà e lo faranno anche a costi più bassi ne saremo contenti. L'importante era che non si consentisse a questi operatori, così com'era scritto l'articolo del Governo, di poterlo fare solo nei luoghi remunerativi, abbandonando invece gli imballaggi nei posti non vantaggiosi dal punto di vista economico. Questo - conclude Ferrante - è il compromesso che è stato trovato con il Governo, così come avevamo previsto".
Anci: su differenziata imballaggi evitare rischio aumento prelievo rifiuti
Tra chi aveva espresso preoccupazione per la norma c'è l'Anci che comunque commenta positivamente la modifica dell'articolo 26 apportata in Commissione Industria al Senato. L'associazione dei Comuni chiede però rassicurazioni sugli sbocchi delle raccolte differenziate cittadine e sui corrispettivi pagati ai Comuni per quanto conferito ai Consorzi. "Non vorremmo un domani riscontrare la necessità - afferma in una nota Filippo Bernocchi, delegato ANCI all’energia e ai rifiuti - per raggiungere la piena copertura dei costi, di aumentare il livello di prelievo sui rifiuti (TARSU/TIA) a causa di una riduzione delle entrate dalla vendita degli imballaggi presenti nei rifiuti e per il mancato raccordo con le attività di raccolta differenziata svolte dai Comuni". Contattato da Eco dalle Città, Filippo Bernocchi sottolinea il "rischio che i Consorzi entranti organizzino la raccolta senza il raccordo con i Comuni". "Singolare - aggiunge il delegato Anci - che nascano dei consorzi senza l'obbligo di raccogliere i materiali provenienti dalle RD dei comuni". Su questi aspetti, in vista della discussione alla Camera del decreto liberalizzazione, l'associazione dei Comuni ha preparato un emendamento che "intende tutelare il sistema delle raccolte differenziate avviato nei comuni".
Carpi: "Un’occasione mancata per una vera e libera concorrenza"
Dopo il passaggio in Senato è arrivato anche il commento del Carpi: "Il Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia - si legge in una nota - desidera dare voce al proprio rammarico per l’approvazione di un articolo che, nella sua forma attuale, non fa che peggiorare l’art. 221 del TUA, ostacolando ogni prospettiva di apertura al mercato della produzione e recupero degli imballaggi e di sviluppo di una vera e libera concorrenza".
Legambiente e WWF a Monti: rischio deregulation su bonifiche, imballaggi e controlli aziende
In concomitanza con l'arrivo in aula del decreto liberalizzazioni, Legambiente e WWF hanno espresso in una lettera al premier Monti i rischi che avrebbero su ambiente e salute, secondo gli ambientalisti, le ultime proposte del Governo in tema di rifiuti. “Sulla gestione dei rifiuti da imballaggio - scrivono le associazioni ambientaliste in un comunicato congiunto - il Governo è intervenuto con l’intenzione di consentire in alternativa al Conai la costituzione di sistemi collettivi per assolvere agli oneri di riciclaggio e recupero dei relativi rifiuti. Si tratta di una modifica normativa che si basa solo su motivazioni economiche ma non ambientali e che rischia di far fare dei passi indietro al nostro Paese sul recupero dei rifiuti da imballaggio, come già avvenuto nel 2010 con la modifica del sistema consortile riguardante le batterie, le pile e gli accumulatori. L’intervento normativo ha provocato inoltre una pericolosa lacuna sul sistema di controllo e di indirizzo per il corretto adempimento di tali compiti”.
Per il testo dell'articolo 26 del decreto liberalizzazioni pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale clicca qui
Il testo del maxiemendamento approvato al Senato (modifica all'articolo 26 nella seconda parte) - dal sito del Sole 24 Ore.com