Discariche infrazione Ue, Regione Puglia: “Procedure di adeguamento avviate”
Delle 102 discariche italiane trovate non a norma dall’Unione Europea, e su cui è stata aperta una procedura d'infrazione contro l'Italia, in Puglia “allo stato attuale solo 5 impianti risultano non completamente allineati, ricadenti nella BAT, e il cui iter è avviato ma non ancora perfezionato”. A dichiararlo l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro
01 March, 2012
“La notizia relativa alla procedura di infrazione che l'Unione Europea sarebbe in procinto di comminare all'Italia, fotografa la situazione attuale. Va detto tuttavia che la Puglia negli ultimi due anni ha fatto enormi passi avanti”. A dichiararlo l'assessore alla Qualità dell'Ambiente Lorenzo Nicastro.
“Al momento dell'entrata in vigore della direttiva del 1999 in Puglia hanno presentato un progetto di adeguamento alle prescrizioni 54 impianti. Allo stato attuale invece – ha chiarito Nicastro – ne risultano soltanto 5 impianti non completamente allineati, ricadenti nella BAT, il cui iter è avviato ma non ancora perfezionato. Va detto, per amore di chiarezza, che il motivo dell'infrazione riguarda requisiti di ordine finanziario legati alla fideiussione richiesta ai gestori degli impianti come garanzia oppure il mancato perfezionamento di adeguamenti tecnici, peraltro in larga parte avviati”.
“Tengo a chiarire – ha continuato Nicastro – che le contestazioni dell'UE, pur da tenere in debito conto e che, spero, possano far da stimolo alla soluzione delle questioni tecniche ancora in via di definizione, non evidenziano criticità che possano in qualche modo determinare rischi per l'ambiente o per la salute dei cittadini. Infine i ritardi nelle fasi di adeguamenti sono, in numerosi casi, dovuti a contenziosi di natura giuridica tra i gestori che si oppongono in tutto o in parte agli adeguamenti”.
Riguardo ai siti coinvolti nella procedura di infrazione, l’assessore ha poi dichiarato che si tratta “di rifiuti speciali e si è attivata da tempo una fattiva collaborazione con le Province, che sono gli enti competenti per quel tipo di sito, alla soluzione delle criticità. Collaborazione peraltro ricambiata dalle stesse, compatibilmente con le risorse umane ed economiche a loro disposizione e con la ricettività dei soggetti privati interessati nelle procedure che riguardano le discariche”.
Sulla raccolta differenziata, “Leggo – ha poi dichiarato Nicastro - che si sarebbe fatto poco sulla differenziata, che non si starebbe lavorando alla questione del piano rifiuti: vorrei rilevare che i lavori su temi delicati, come quello dei rifiuti, sono aperti ad una pluralità di soggetti, tra cui i sindacati, e che risulta difficile accettare che a replicare sia chi non partecipa pur convocato, non conosce i provvedimenti, non sa che i rifiuti speciali per norma sono soggetti a libera circolazione in territorio italiano ed europeo e non sono soggetti a controllo regionale o che la Puglia negli ultimi due anni ha investito 38mln di euro sulla raccolta differenziata.
Tutto questo per dire – ha infine concluso Nicastro – che tutti hanno diritto di esprimere le proprie idee, ma quando si va nello specifico per evitare di fare disinformazione sarebbe opportuno partecipare alle conferenze cui si è invitati o, quanto meno, avere contezza dei riferimenti normativi”.