Anche Fassino "salvaiciclisti"
Con un messaggio sul suo sito il sindaco di Torino aderisce alla campagna nata dalle pagine del quotidiano inglese Times per un maggior impegno sul fronte della sicurezza stradale per gli utenti deboli: "Dobbiamo lavorare per mettere al primo posto la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente"
06 March, 2012
Dopo le esortazioni arrivate dal popolo di Facebook anche il sindaco di Torino Piero Fassino aderisce alla campagna "salvaiciclisti". Nata dalle pagine del quotidiano inglese Times, dopo l'investimento in bicicletta della giornalista Mary Bowers, la campagna è arrivata in Italia grazie al tam tam del popolo delle due ruote ecologiche: catene mail, messaggi twitter, un affollatissimo gruppo Facebook, tutti media utilizzati per far pressione sui primi cittadini d'Italia per un maggior impegno sul fronte della sicurezza stradale per gli utenti deboli.
"Come Sindaco di Torino -ha scritto Fassino sul suo sito- aderisco alla campagna Salvaciclisti: dobbiamo, infatti, lavorare per mettere al primo posto la sicurezza stradale e la tutela dell’ambiente. Torino, come ho più volte dichiarato, deve essere sempre di più una capitale del muoversi bene e tra gli obiettivi più importanti per raggiungere questo risultato, abbiamo previsto nei programmi dell’Amministrazione comunale il raddoppio delle stazioni di bike sharing, dalle attuali 60 a 120, e il raddoppio dei percorsi adibiti a piste ciclabili, che ad oggi si sviluppano su un percorso cittadino di circa 175 km e che vogliamo rapidamente portare a oltre 300 km. L’adesione a questa campagna ci aiuterà anche nei nostri intenti".
Fassino non è l'unico sindaco ad aver aderito a "salvaiciclisti". Nei giorni scorsi avevano sottoscritto la campagna anche Gianni Alemanno (sindaco di Roma), Giuliano Pisapia (Milano), Matteo Renzi (Firenze), Virginio Merola (Bologna), Domenico Finiguerra (Cassinetta di Lugagnano) e Graziano Del Rio (Reggio Emilia).