AssoEcoPlast: "Apprezzamento per la Commissione Ambiente della Camera: quantomeno il termine è posticipato"
Claudio Maestrini: "Le imprese del settore e i quasi 9mila addetti auspicano che nei prossimi mesi il Parlamento possa intervenire per rendere questo coma reversibile, risvegliare il settore ed impedire un notevole spreco di risorse pregiate sottratte all'alimentazione umana ed animale ed un danno ambientale"
08 March, 2012
"AssoEcoPlast esprime tutto il suo apprezzamento per il lavoro portato avanti dalla commissione Ambiente della Camera che, nonostante le resistenze del governo, quanto meno è riuscita a spostare in avanti" la data "del funerale della filiera industriale della plastica biodegradabile", portando "il settore in uno stato che al momento potremmo definire di coma". A dirlo Claudio Maestrini, presidente Assoecoplast, a proposito dell'accordo raggiunto in commissione Ambiente sui bioshopper.
"Le imprese del settore e i quasi 9mila addetti - spiega Maestrini - auspicano che nei prossimi mesi il Parlamento possa intervenire per rendere questo coma reversibile, risvegliare il settore ed impedire un notevole spreco di risorse pregiate sottratte all'alimentazione umana ed animale ed un danno ambientale". Infatti, "nonostante le indicazioni del decreto, l'uso di bioplastica per scopi diversi dal contenimento della frazione umida della raccolta differenziata è sconsigliabile".
Secondo Assoecoplast "il fabbisogno italiano per l'umido, calcolato sulla base di dati del Consorzio italiano Compostatori, è di circa 8.000 tonnellate all'anno, ma già nel 2011 sono state introdotte sul mercato almeno 60-70 mila tonnellate di sacchi in bioplastica compostabile, quasi 9 volte di più di quella che serviva". Infine "non si dimentichi infine l'incredibile e illiberale distorsione del mercato, al cui riguardo è stata già inviata una segnalazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato".