Dopo Adelfia, Capurso e Valenzano arriva il Piedibus a Triggiano
Dopo Adelfia, Capurso e Valenzano, anche a Triggiano, sono partite il 28 e il 29 febbraio le prime ispezioni e la mappatura preliminare dei percorsi casa-scuola dei percorsi sicuri casa-scuola. Il progetto “TxT , Tempo per Tutti” è stato finanziato dalla Regione Puglia - Assessorato al Welfare, attraverso l’Avviso Pubblico “Finanziamento di Studi di fattibilità per la progettazione dei Piani dei Tempi e degli Spazi nelle città pugliesi”
08 March, 2012
Nell’ambito del progetto “TxT , Tempo per Tutti”, finanziato dalla Regione Puglia - Assessorato al Welfare, attraverso l’Avviso Pubblico “Finanziamento di Studi di fattibilità per la progettazione dei Piani dei Tempi e degli Spazi nelle città pugliesi” (di cui il Comune di Triggiano risulta capofila in partenariato con i Comuni di Adelfia, Capurso, Cellamare e Valenzano dell’ambito Sociale n. 5 e gestito dalle associazioni “Elaborazioni.org” e “SudEstDonne”), anche a Triggiano, in rete con gli altri 4 comuni, è partito un percorso formativo sulla mobilità sicura e sostenibile che vede coinvolti attivamente diversi soggetti: l’Amministrazione locale, le scuole, i tecnici ed i cittadini.
“L'Amministrazione comunale di Triggiano – ha detto l’assessore alle politiche sociali, Raffella Palella -intende preservare e promuovere il benessere sociale dei cittadini mediante una conciliazione dei Tempi e degli Spazi. In sintonia con gli obiettivi del Comune e di concerto con le Scuole, il Progetto propone il Piedibus come una scelta di vita semplice, ecologica ed efficace. Una mobilità sostenibile favorisce il decongestionamento del traffico, vuol dire rispetto dell'ambiente per una migliore qualità della Vita”.
Anche a Triggiano, dunque, dopo la mappatura preliminare dei percorsi casa-scuola da parte degli stessi bambini, è partito il primo percorso formativo, con tutte le classi terze (circa 150 bambini) del 2° circolo didattico, “Giovanni XXIII” e “Rodari”. Il 28 e 29 febbraio, emulando un’attività che, di solito, vede coinvolti i tecnici delle amministrazioni, e che va sotto il nome di “road safety inspecting” (ossia, l’ispezione della sicurezza della strada), fatto dagli stessi bambini muniti di cartellina rilievo, pettorine e corda di accompagnamento. I passi successivi? Riportare, in semplici schede, impressioni, annotazioni e immagini di punti critici della strada, visti con gli occhi dei bambini, ma con il supporto esperto dei tecnici dello staff di ElaborAzioni.org; un incontro con i genitori per programmare turni ed orari per l’avvio del piedibus sperimentale. Tutto il materiale raccolto sarà consegnato, dagli stessi bambini, direttamente al Sindaco ed alla Giunta, perché possano prendere in considerazione i “piccoli” suggerimenti.
Info e contatti su www.elaborazioni.org
“Il ruolo di “ElaborAzioni” in TxT - come ci riferisce l’ing. Maurizio Difronzo, il presidente dell’organizzazione – “è quello di analizzare, nei 5 comuni, le abitudini di spostamento quotidiane di bambini e genitori, per quanto attiene i percorsi casa-scuola, al fine di definire, a partire dagli stessi bambini, ma con l’indispensabile coinvolgimento delle insegnanti, dei genitori, della Polizia Municipale, dell’Amministrazione e, perché no, dei nonni, delle associazioni e di quanti altri vogliano dare il proprio apporto, una rete di percorsi sicuri casa-scuola che contribuiscano a cambiare le nostre abitudini di vita, i tempi della nostra città”.
Nota tecnica
Il percorso formativo proposto da ElaborAzioni.org, e messo a disposizione di scuole ed amministrazioni, denominato “I Bravi Piedoni”, vuole raggiungere l’obiettivo di recuperare quelle buone abitudini di un tempo (l’andare a scuola a piedi), spingendo verso un decongestionamento delle nostre città, in particolare, in occasione delle ore di entrata ed uscita da scuola. Poter agire sulle abitudini, verso modalità di spostamento più sostenibili anche per l’ambiente, non è difficile. Basta organizzarsi, in percorsi che, ben definiti ed organizzati, diventino un vero e proprio “trasporto pubblico a piedi”. Questo di fatto è il “PiediBUS”: l’individuazione di capolinea, fermate, punti di interesse (il bar, il panificio, il giornalaio… conosciuti dai bambini, ed a loro supporto), percorsi “pedonali” ben individuati sulla strada (perché anche gli autisti prendano coscienza che quel percorso è “a priorità di bambino” – come accade a Chambery in Francia, o in città d’Italia come Reggio Emilia, Parma e Bologna), un numero idoneo di genitori e nonni (coloro che, di solito, già accompagnano i bambini a scuola) che danno la disponibilità (a turno) ad accompagnare i bambini in piccoli gruppi a scuola, anche solo un giorno della settimana (lasciandosi liberi gli altri giorni della settimana, senza essere così sempre vincolati agli orari scolastici). Educando, inoltre, sin dall’infanzia i bambini anche al codice della strada, ossia a quei segnali di loro interesse, non solo li prepara ad essere ciclisti o automobilisti più responsabili, ma soprattutto a prendere maggiore confidenza con la strada ed i suoi pericoli, così da potersi meglio difendere. È per questo che, durante l’ispezione dei percorsi, i bambini elargiscono agli indisciplinati le “multe morali” a chi parcheggia sulle strisce pedonali, in doppia fila o sui marciapiedi. Dopo aver individuato i percorsi sicuri casa-scuola, si passa alla mappatura ed individuazione degli stessi su una mappa con diversi colori (uno per percorso), arrivando anche a stampare i “piedoni” colorati sulle strade delle nostre città e sui marciapiedi, per indicare fisicamente il percorso sicuro casa-scuola dei bambini (come già fatto da ElaborAzioni.org, per la prima volta, nel 2008 a Gravina in Puglia).
Anche questa sperimentazione nell’ambito del progetto “TxT” rientrerà a far parte delle buone pratiche con cui, nei prossimi giorni, partirà il portale www.ibravipiedoni.it con l’obiettivo di mettere in rete competenze ed iniziative in tutt’Italia. Chi volesse avere maggiori informazioni, può registrarsi gratuitamente ed attende istruzioni sulla data di partenza!