Rifiuti fuori Campania: un emendamento al Dl Ambiente reintroduce l'obbligo di accordo tra le regioni
La commissione Ambiente della Camera ha votato un emendamento che impone nuovamente l'obbligo di accordo interregionale per trasferire i rifiuti di Napoli fuori dalla Campania. Immediate le proteste del sindaco De Magistris e del governatore Caldoro: «Così rischiamo una nuova emergenza»
12 March, 2012
«Siamo molto perplessi, ho chiesto a Clini di intervenire e faremo anche una telefonata al presidente della Repubblica, perché il tema è attuale e ci preoccupa». Lo ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, a proposito dell'emendamento al Dl Liberalizzazioni votato dalla commissione Ambiente della Camera che, contrariamente a quanto disposto inizialmente dal Consiglio dei ministri, reintroduce l'obbligo di un accordo tra le Regioni per poter trasferire i rifiuti di Napoli oltre i confini della Campania.
Una misura che, secondo il sindaco partenopeo, «sembra in qualche modo un provvedimento “contro”, più che un provvedimento “per”». De Magistris chiede dunque che l'obbligo di un accordo interregionale per i trasferimenti fuori regione sia sospeso per tutto il 2012, per consentire alla sua amministrazione di superare questa prima fase di transizione. «Dal 2013 – aggiunge il primo cittadino - realizzeremo il piano su cui si sta lavorando». Per questo De Magistris ha chiamato il ministro Clini chiedendogli di intervenire. «Abbiamo presentato la nostra preoccupazione perché l'emendamento è inaspettato – spiega il sindaco - Noi stiamo facendo un grande lavoro in Campania, Regione, Provincia e Comune con il governo soprattutto per evitare l'infrazione».
Sulla stessa lunghezza d'onda le dichiarazioni del vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. «I trasferimenti fuori Regione, insieme a quelli via mare verso l'Olanda - ha dichiarato - rappresentano un temporaneo ma prezioso contributo per uscire in modo stabile dall'emergenza». L'entrata in vigore di questa norma, spiegano dalla Sap.Na, la società della Provincia che si occupa di gestione del ciclo dei rifiuti, impedirebbe subito il conferimento fuori regione dei prodotti lavorati negli Stir. Il rischio è che nel giro di pochi giorni gli impianti si riempiano, interrompendo la produzione di prodotto stabilizzato e tritovagliato e gettando di nuovo il territorio nell'emergenza.
Contro l'emendamento “blocca-trasferimenti” si è schierato anche il presidente della regione Campania Stefano Caldoro. «È totalmente insensato quello che è successo in Parlamento sulla vicenda rifiuti, ancora una volta si sono saldate alleanze parlamentari contro Napoli e la Campania – ha commentato - Quanto accaduto non è rispettoso del lavoro parlamentare, perché il governo aveva deciso una linea, il Senato aveva deciso una linea, e questo significa che il Mezzogiorno deve far valere le sue ragioni, le sue soluzioni e le sue proposte nell'interesse del paese». L'emendamento della discordia è stato proposto dalla Lega, ma è passato in seno alla commissione anche con i voti di altre forze politiche.