Ancora niente road pricing nella Grande Mela
Gli americani sono interdetti sull'ipotesi di tariffare l'accesso: con la crisi economica in atto non si può pensare di aumentare le tasse. Bocciate dalla Casa Bianca le proposte che arrivano dalla Commissione dei Trasporti
12 March, 2009
Ancora lontana è la via verso il Road Pricing nella Grande Mela. Lo conferma il New York Times qualche giorno fa con un articolo che mette in evidenza quanto ancora accese siano le discussioni sulla tassazione. La controversia sarebbe sul prezzo delle tariffe del pedaggio e le modalità d’attuazione.
Un gruppo di esperti di viabilità ha proposto due idee, respinte entrambe dalla Casa Bianca, di aumentare la tassa sul carburante o di tassare i viaggiatori sulle miglia percorse.
Il tanto combattuto schema del road pricing vorrebbero che diventasse l'unico meccanismo di finanziamento che entro il 2020 dovrebbe sostenere la realizzazione e la manutenzione delle strade di New York.
La scelta arriva dagli studi del National Surface Transportation Infrastructure Financing Commission che ha spiegato che lo spostamento dalla tassa sul carburante al road pricing è un passaggio necessario dato che l'attuale sistema non è riuscito ad aumentare le entrate necessarie alla manutenzione e inoltre non ha permesso di raggiungere gli obiettivi ambientali ed energetici prefissi.
"La migliore politica sui trasporti negli Stati Uniti è aumentare l'efficienza del carburante e ridurre la dipendenza dal petrolio estero e diminuire le emissioni di anidride carbonica - ha spiegato Mike Krusse - il metodo più veloce è quindi quello del road pricing e la tassa sul carburante diventa obsoleta".
Sia la proposta a lungo termine di tassare i viaggiatori sulle miglia percorse che quella imminente di aumentare la tassa sul carburante sono state tenute alla larga dai programmi della Casa Bianca
Il segretario dei Trasporti LaHood Ray è stato ripreso dalla Casa Bianca per avere suggerito la proposta di tassazione sulle miglia percorse. "Non è e non sarà la politica dell' amministrazione diObama," ha commentato il segretario della Casa Bianca Robert Gibbs, alla proposta di LaHood.
Nonostante l'opposizione della Casa Bianca, le figure di spicco del Congresso hanno già manifestato la propria disponibilità a prendere in considerazione tutte le alternative per il finanziamento delle strutture stradali.
"Teoricamente, ha buon senso," ha commentato il Presidente dei trasporti e delle infrastrutture, facendo riferimento alla tassa sul chilometraggio. "Immagino che, se la stessa tecnologia fosse esistita nel 1956, i fondatori [della Interstate Highway System] l'avrebbero già usata al posto della tassa sul carburante".
L'aumento della tassa sul carburante, d'altro canto, può essere ancora più difficile. Uno dei motivi per cui la proposta della tassa sul carburante è rimasta invariata in più di un decennio è stato a a causa della sua impopolarità politico.
"In una fase di recessione, quando le persone sono senza lavoro, quando c'è crisi, l'ultima cosa che nessun cittadino, nessun politico vuol è sentir parlare di aumento delle tasse", ha detto LaHood. "Io non sono d'accordo e neanche l'amministrazione lo è."
Pere approfondire l'argomento si può consultare l'articolo uscito sul New York Times qualche giorno fa:
Blue-ribbon panel endorses road pricing, shift from gas tax