In rete cala il consenso verso Area C
Uno studio della Camera di Commercio di Monza a Brianza mette assieme il consenso verso Area C espresso sui social network e le abitudine delle imprese di fuori Milano nei confronti del provvedimento. Per la prima volta la Ztl ha meno del 50% di favorevoli
15 March, 2012
Per la prima volta Area C sotto il 50% di consensi in un'indagine di gradimento.
A dirlo è uno studio del Moire, l'ente di Monitoraggio Opinioni Indipendenti sulla Rete, realizzato per la Camera di commercio di Monza e Brianza attraverso Voices From the Blogs, che ha analizzato 2500 commenti postati dall’area di Milano sulla rete, Twitter in particolare.
Secondo la ricerca la percentuale di chi è convinto dell'utilità di Area C nella lotta allo smog è calata di 14 punti percentuali in due mesi.
In sensibile aumento, invece, chi crede che l’area C stia isolando il centro della città. Sempre in due mesi sono passati dall’1,3% al 13,7. Così come chi pensa che la Ztl danneggi le imprese e chi lavora, dal 3,4% al 12,3%.
Ai dati sul consenso sul web, la Camera di commercio di Monza e Brianza ha aggiunto quelli contenuti in altre ricerche, in particolare quella dal titolo “Centri storici e ticket di ingresso”, che ha coinvolto circa 700 imprese lombarde.
Stando a questi studi emerge che sono gli imprenditori di edilizia, commercio e servizi quelli che entrano nell’area C più frequentemente.
Circa una impresa su 3 delle province confinanti si reca in centro Milano fino a due volte alla settimana e in media il 16% parcheggia fuori dall’area C. Per quasi la metà dei commercianti i costi dell’ingresso in città ricadono sulla propria impresa. In media il 7,5% delle imprese fa ricadere le spese sull’utente finale.