Digiuno ecologico per il tempo di Quaresima
Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi - Conza - Nusco – Bisacci, assieme a Legambiente, propone un digiuno ecologico per la Quaresima 2009
13 March, 2009
L’Ufficio per la Salvaguardia del Creato, con la collaborazione di Legambiente, propone, per il periodo di Quaresima in corso, la riscoperta del digiuno come inizio di un nuovo stile di vita che sia più sobrio e più rispettoso dell’ ambiente.
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio, la difesa del territorio non dovrebbe limitarsi ad una sterile contrapposizione, ma deve incarnarsi in nuovi atteggiamenti radicati nella quotidianità di ognuno.
Per questi motivi, l’Arcidiocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, ha proposto un digiuno attento all’ecologia e al risparmio energetico. L’idea è quella di dare impulso ad un nuovo stile di vita, diretto non solo alla solidarietà con le popolazioni che nel mondo non possono accedere alle risorse, ma anche alle generazioni future, per cui il pianeta Terra dovrà offrire il sostentamento necessario per la sopravvivenza.
Il Digiuno Ecologico è stato articolato nelle seguenti proposte:
Per i ragazzi
Digiuno dalle acque minerali: un litro di acqua imbottigliata costa 100 volte in più rispetto a quella di rubinetto. Rinunciare all’acquisto di acqua imbottigliata comporta un minore utilizzo della plastica e un conseguente minore inquinamento. Contribuiamo, inoltre, a una sostanziosa riduzione dei gas serra dovuti al trasporto delle bottiglie.
Le ecofeste: in occasione di compleanni e onomastici si consiglia di evitare l’utilizzo di piatti, posate e bicchieri di plastica, per diminuire la produzione di rifiuti non riciclabili. In alternativa potrebbero essere utilizzate stoviglie in materiale biodegradabile o stoviglie riutilizzabili.
La merenda: digiuno dalle merendine comprate. Preparare la merenda in casa per evitare imballaggi e relativi trasporti delle merci.
Attenzione al rubinetto: cercare di chiuderlo quando ci laviamo i denti. Preferire la doccia al posto del bagno.
Per gli adulti
Utilizzare per la spesa il sacco di tela: il sacchetto di plastica che si utilizza di solito può essere pratico e veloce, ma non è assolutamente innocuo. Esso, infatti, è uno dei più diffusi imballaggi per il trasporto della merce, che aumenta la mole dei rifiuti indifferenziati! Gli imballaggi sono il 40% in peso e il 60 % in volume dei rifiuti totali prodotti. Il nostro piccolo contributo può diventare un grande passo per il miglioramento dell’ambiente.
Cercare di comperare prodotti di stagione utilizzando la filiera corta: mangiare frutta o verdura di stagione non solo è più salutare, ma evita lo spostamento di merce che non può essere prodotta nel nostro territorio in questo periodo dell’anno, riduce lo sfruttamento intensivo dei terreni e sviluppa la produzione locale dei prodotti tipici.
Cercare uno stile dietetico mediterraneo: ridurre l’uso delle carni rosse non è solo un saggio cammino di ascesi o una salutare abitudine, ma comporta una grande riduzione dell’inquinamento e dello spreco delle acque potabili. La produzione di un kg di carne comporta il consumo di circa 17.000 litri d’acqua.
Camminare a piedi: usare la macchina solo per necessità reali.
Riscoprire la cucina e i dolci fatti in casa: è coerente alla filiera corta, comporta un risparmio economico, evita la produzione di conservanti chimici, diminuisce i trasporti presso le grandi e piccole reti di distribuzione.