Incentivi al fotovoltaico, presto nascerà il Quinto conto energia?
Il ministro Clini apre a un possibile Quinto conto energia, mettendo in allarme gli operatori di settore che chiedono da tempo norme stabili e certe. Il parere di alcuni esperti sull'ipotesi di una nuova riforma degli incentivi al fotovoltaico
16 March, 2012
Il sistema nazionale di incentivi per il fotovoltaico potrebbe subire presto nuovi e radicali modifiche. Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, infatti, ha recentemente parlato dell'ipotesi di elaborare un Quinto conto energia, che manderebbe in pensione anticipata l'attuale schema di sovvenzioni statali per l'elettricità solare. Il nuovo Conto energia, secondo il ministro, «darà priorità al fotovoltaico destinato all’autoconsumo civile e industriale, privilegiando le soluzioni rinnovabili applicate agli edifici connessi con sistemi di efficienza energetica». Per ora si tratta soltanto di voci e di progetti in fase embrionale, ma le dichiarazioni del ministro, com'era facilmente prevedibile, hanno scatenato un immediato dibattito tra gli addetti ai lavori, soprattutto a proposito della verosimiglianza delle affermazioni di Clini.
Secondo gli analisti della società di consulenza Elemens, ad esempio, i rumors sull'eventuale Quinto conto energia sarebbero per certi versi credibili, visto il rapido avvicinarsi del tetto dei 7 miliardi di euro previsti dal sistema attuale come costo massimo annuale per gli incentivi al fotovoltaico. Gli esperti, tuttavia, sottolineano che nel 2012 l'andamento potrebbe cambiare, sia a causa della mancata apertura del Registro dei grandi impianti per il secondo semestre 2012 sia per il blocco alla realizzazione del fotovoltaico su terreno agricolo. Queste novità potrebbero rallentare la crescita delle sovvenzioni statali, allungando la prospettiva di vita del quarto Conto energia e posticipando la nascita di un nuovo meccanismo incentivante.
«Per come strutturato, il Quarto conto energia non è quindi di per sé in immediato pericolo di vita – scrivono gli analisti di Elemens - Le voci sempre più insistenti di un suo prepensionamento non trovano oggettivi riscontri nei valori che genera. Se così sarà, dipenderà quindi esclusivamente da valutazioni di carattere politico (governativo) e probabilmente qualsiasi intervento in tal senso dovrebbe in ogni caso essere fatto entro l’estate, probabilmente dopo il varo del “decreto elettrico” che regolerà l’incentivazione per le altre fonti rinnovabili».
Nel dibattito si è inserito, dal suo blog su Il Fatto Quotidiano, anche l'esperto lombardo Mario Agostinelli, per il quale l'ipotesi di modificare nuovamente il Conto non è esaltante. «A parità di potenza installata, il Quarto conto energia costa agli italiani già il 25% in meno del Terzo – scrive in difesa dell'attuale sistema di incentivi - Ed è bene ricordare anche che nel 2011 la componente energia della bolletta per le utenze residenziali è aumentata dell’8,3% nelle fasce sera, notte e fine settimana, mentre nella giornata feriale, dalle 8 alle 19, è addirittura scesa del 3,3%, grazie al sole che, con una potenza installata ormai di 13 Megawatt, sostituisce una quota di gas nel fornire elettricità».
Lo stesso ministro, in realtà, nelle prime settimane del suo mandato aveva escluso la possibilità di intervenire sul sistema di sovvenzioni per l'energia fotovoltaica. Per sapere la verità bisognerà aspettare. Un'attesa che per gli operatori del settore che chiedono da anni norme chiare e stabili, trascorrerà con il fiato sospeso.