Emissioni, Energy Roadmap 2050: il sì del Parlamento europeo
L'assemblea degli eurodeputati ha approvato a larga maggioranza la strategia energetica proposta dalla Commissione Ue, che prevede un taglio delle emissioni dell'80% entro il 2050, con due obiettivi intermedi. Un messaggio chiaro soprattutto all'indirizzo della Polonia, che di recente ha posto il suo veto sulla Roadmap
16 March, 2012
Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione non legislativa che appoggia la Roadmap energetica proposta dalla Commissione Ue (vedi allegato). La strategia appoggiata dall'assemblea di Strasburgo prevede che i 27 Stati membri riducano le emissioni di gas serra dell'80% entro il 2050, con due step intermedi: il taglio del 40% entro il 2030 e del 60% entro il 2040. La risoluzione è stata approvata con 398 voti a favore, 132 contrari e 104 astensioni.
«O assumiamo la leadership nel promuovere un'economia a basso contenuto di carbonio, oppure rimaniamo indietro - ha commentato il liberaldemocratico inglese Chris Davies, relatore del documento - Questa è un'opportunità per promuovere investimenti e stimolare l'innovazione tecnologica». Il voto favorevole degli eurodeputati rappresenta un segnale importante al Consiglio europeo, che dovrà a sua volta ratificare il provvedimento. Il messaggio è indirizzato soprattutto alla Polonia, che si è sempre mostrata reticente ad assumere obiettivi di riduzione dei gas serra più ambiziosi di quelli attuali e che, nell'ultima riunione del Consiglio dei ministri Ue (lo scorso 9 marzo, ndr) si è opposta alla nuova Roadmap energetica.
Soddisfatta l'Ewea (Associazione europea dell'industria eolica), che invita i ministri dell'Unione a dare ascolto al Parlamento, adottando «target vincolanti delle rinnovabili per il 2030». Oltre ai nuovi obiettivi generali di riduzione delle emissioni, la risoluzione prevede, sempre entro il 2050, un taglio del 60% della CO2 legata al settore dei trasporti. Starsburgo, infine, si è espressa favorevolmente sulla contestata tassa sulle emissioni a carico delle compagnie aeree e sull'ipotesi di adottare misure specifiche per tagliare i gas serra anche in agricoltura.
Recentemente, gli europarlamentari si erano espressi favorevolmente anche in merito all'adozione di target vincolanti per l'efficienza energetica al 2020. Al momento, infatti, l'obiettivo comunitario che prevede un aumento del 20% dell'efficienza energetica rispetto ai livelli del 1990 rappresenta soltanto una indicazione di massima per i governi nazionali, senza obblighi legali né sanzioni in caso di mancato raggiungimento.