Carbon tax e tasse ambientali: novità in arrivo nella delega fiscale?
Il disegno di legge in materia fiscale al vaglio del Consiglio dei ministri contiene anche una carbon tax sotto forma di accise diversificate da applicare ai carburanti più inquinanti. Il maggiore gettito fiscale sarebbe utilizzato per finanziare gli incentivi alle rinnovabili
20 March, 2012
La legge delega in materia fiscale al vaglio del governo Monti potrebbe contenere anche delle novità sulla tassazione ambientale. In particolare, i ministri starebbero pensando di introdurre una carbon tax sulle emissioni di carbonio dei combustibili, il cui gettito sarebbe poi utilizzato per finanziare gli incentivi alle rinnovabili. La nuova tassa, infatti, dovrebbe assumere la forma di una differenziazione delle accise sui prodotti energetici a seconda del contenuto di carbonio, «prevedendo – si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge delega - che il gettito riveniente dall’introduzione della carbon tax sia destinato prioritariamente alla revisione del sistema di finanziamento delle fonti rinnovabili».
Al momento gli incentivi per l'energia pulita sono finanziati da tutti i contribuenti, attraverso una quota della bolletta energetica. Uno schema che, secondo il governo, presenta effetti redistributivi negativi. «Se gli oneri per il sostegno delle fonti rinnovabili fossero posti a carico della fiscalità generale, in particolare di una carbon tax – si legge ancora nella relazione - la regressività dell'attuale meccanismo di finanziamento si attenuerebbe». Come a dire che i costi per finanziare gli incentivi sarebbero soprattutto a carico di chi inquina o utilizza prodotti inquinanti.
Secondo uno studio di Bankitalia citato dalla stessa relazione illustrativa, un'accisa tra i 4 e 24 centesimi per litro di carburante porterebbe una riduzione delle emissioni da trasporto tra 1,1 e 1,6 milioni di tonnellate e un aumento delle entrate fiscali tra i 2 e i 10 miliardi di euro. Al di là della carbon tax, inoltre, il disegno di legge prevede anche l'introduzione di nuove tasse ambientali i cui proventi servirebbero a dare maggiore impulso «alla crescita dell'economia lungo un percorso di sviluppo sostenibile».