La Regione Lazio avvia un piano di monitoraggi e bonifiche
Approvate dalla Giunta regionale due delibere per bonificare 42 siti inquinati e controllare, in collaborazione con Arpa e Asl, lo stato di salute della popolazione che vive vicino agli impianti di trattamento dei rifiuti
17 March, 2009
Bonificare i siti inquinati del Lazio, monitorare le discariche della regione e sorvegliare lo stato di salute dei cittadini che vivono in prossimità degli impianti di trattamento dei rifiuti. Sono questi gli obiettivi di due delibere approvate dalla Giunta regionale e presentate dal vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, dall'assessore regionale all'Ambiente Filiberto Zaratti, dal direttore del dipartimento di Epidemiologia dell'Asl RmE, Carlo Perucci e da Luca Fegatelli, direttore del settore rifiuti e energia della Regione Lazio.
Il primo provvedimento riguarda appunto la bonifica e il recupero dei 42 siti inquinati censiti sul territorio regionale. L'intervento richiederà un finanziamento di 22 milioni di euro (provenienti dai fondi Por), dei quali sei saranno destinati alla bonifica della Valle del Sacco, considerato un sito di interesse nazionale. L'altra delibera prevede poi un'azione di monitoraggio che consenta di valutare lo stato di salute delle persone che vivono in aree dove di effettuano processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei rifiuti. Il monitoraggio, per il quale saranno stanziati sei milioni di euro, sarà effettuato dal dipartimento di Epidemiologia dell'Asl Roma E, dall'Arpa Lazio, dalla direzione regionale energia e rifiuti, dal dipartimento territorio della Regione Lazio.
Per questa operazione di analisi e controllo dello stato di salute della popolazione, la Regione ha deciso di avvalersi della collaborazione dell'Arpa Emilia Romagna, che ha recentemente realizzato il progetto “Moniter”, finalizzato alla realizzazione di un sistema di sorveglianza ambientale e di valutazione epidemiologica nelle aree prossime agli impianti di incenerimento dei rifiuti. E proprio sull'esempio dell'Emilia Romagna, sui camini dei termovalorizzatori - quello di Colleferro in primis - il monitoraggio sarà effettuato attraverso una centralina in grado, oltre che di quantificare le polveri emesse in atmosfera, anche di analizzarle qualitativamente. I risultati del monitoraggio, ha annunciato la Regione, saranno consultabili su un apposito sito web.