I torinesi cominciano ad imbroccarla
In sette anni è quasi raddoppiato il numero di persone che dichiarano di bere abitualmente l'acqua del rubinetto: ora sono il 27,6%. Una buona abitudine che oltre a far risparmiare contribuisce ad una considerevole riduzione dei rifiuti. Il 33,5% beve però esclusivamente acqua in bottiglia
17 March, 2009
La cosiddetta "acqua del sindaco" sta conquistando anno dopo anno sempre più tavole. Il sentir comune sta cambiando e ad essere sicura e buona non è più soltanto l'acqua minerale in bottiglia. E' quanto emerge dall'indagine presentata dal Comune di Torino sulla "Customer Satisfaction" dei servizi pubblici locali. Dal 2001 al 2008 i torinesi che dichiarano di consumare "solo o prevalentemente acqua del rubinetto" sono passati da 15,6% a 27,6%.
Una buona abitudine che oltre a far risparmiare i cittadini contribuisce ad una considerevole riduzione dei rifiuti. Se aggiungiamo a questo dato quello di coloro che consumano "indifferentemente acqua minerale e del rubinetto", il 52,7%, scopriamo che la cultura dell'acqua sfusa può conquistare facilmente fette ancora più larghe della popolazione. Solo il 33,5% degli intervistati infatti si rifiuta di bere acqua del rubinetto, dichirando di bere "solo acqua minerale". Fra la primavera 2001 e l’autunno 2008 è diminuita comunque di oltre 20 punti la percentuale di torinesi che dichiara di consumare "solo o prevalentemente acqua minerale": dal 67,6% al 47,3%.
Scarica l'indagine completa effettuata dalla Smat e dall'Agenzia per i servizi pubblici locali del Comune di Torino