Smart city, Sodano: «Occorre una rivoluzione culturale»
In occasione di EnergyMed, il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano ha parlato della candidatura della sua città a Smart city, sottolineando gli obiettivi dell'amministrazione comunale e le politiche già avviate in materia di mobilità sostenibile ed energia rinnovabile
23 March, 2012
«Le Smart city dovranno rappresentare una profonda rivoluzione culturale per le nostre città, da perseguire anche con le risorse proprie delle stesse amministrazioni e non solo in relazione ai fondi messi a disposizione dall'Europa». Lo ha detto il vicesindaco e assessore all'Ambiente del Comune di Napoli Tommaso Sodano durante il convegno “Il Patto dei sindaci e le Smart cities”, organizzato da Anea (Azienda napoletana energia e ambiente) nell'ambito della fiera EnergyMed. «All'inizio l'adesione al progetto europeo sembrava una gara tra le città aderenti – ha aggiunto Sodano – ma per noi è chiaro che l'idea deve invece essere quella di mettere insieme le diverse esperienze, creando una rete con chi è partito prima di noi». Il riferimento è ad esempio a città come Rimini e Genova, i cui rappresentanti sono stati invitati a portare la propria testimonianza al convegno napoletano.
A proposito della recente candidatura di Napoli a Smart city, il vicesindaco ha precisato che la sua amministrazione punta a portare la città a una gestione ordinaria, soprattutto in materia di rifiuti senza però «perdere quel genio e quella sregolatezza tipici di Napoli». Sodano ha aggiunto che, per quanto riguarda le risorse a disposizione per le “città intelligenti”, il Comune punta soprattutto alla programmazione europea per il periodo 2014-2020, che dovrebbe offrire cifre molto più consistenti di quelle attuali, forse fino a 70 miliardi di euro.
Sul fronte delle politiche cittadine, infine, il vicesindaco ha ricordato le misure e i progetti già lanciati dalla sua amministrazione, dalla Ztl del Centro antico - «Per la quale abbiamo ancora qualche polemica, ma stiamo risolvendo tutto» - alla pista ciclabile di 20 chilometri, la più grande del Mezzogiorno, di cui sono appena partiti i lavori; dai 42 tetti fotovoltaici già finanziati per scuole e piscine del napoletano al progetto sperimentale di smart grid avviato al cimitero di Santa Maria del Pianto, fino alla recentissima delibera sul Paes (Piano di azione per l'energia sostenibile).