Efficienza energetica: il punto sulle nuove Linee guida sui Certificati bianchi
A pochi mesi dalla pubblicazione delle Linee guida dell'Aeeg in materia di Titoli di efficienza energetica, un convegno promosso da Fire ha tracciato un primo bilancio dell'applicazione del nuovo documento
23 March, 2012
Con il nuovo provvedimento potrà risultare più semplice presentare progetti anche se ancora non si conoscono gli sviluppi sul decreto dell'Mse che potrà definire meglio in futuro gli sviluppi del mercato. A questa conclusione sono arrivati i relatori che hanno partecipato al convegno Fire/Isnova che si è svolto a Milano registrando circa 300 presenze, dedicato alle novità introdotte con la delibera Een 9/11 dall'Autorità per l'energia elettrica (Aeeg) che ha definito le nuove Linee guida per i Titoli di efficienza energetica (Tee), i cosiddetti 'certificati bianchi'.
Per Dario Di Santo (Fire - Federazione italiana per l'uso razionale dell'energia) «le opportunità di intervento caratterizzate da ottime performance economiche sono numerose, ma una scarsa conoscenza della tematica ne ha rallentato la diffusione. Lo schema dei certificati bianchi rappresenta il principale schema di incentivazione per le soluzioni di efficientamento energetico. Recentemente è stato rivisto e risulta particolarmente interessante per le imprese, consentendo di ottenere l'incentivo anche su interventi già realizzati, entro certi limiti».
Marcella Pavan (Aeeg) ha evidenziato come ci sia stato stato nel tempo un graduale riequilibrio nella ripartizione settoriale degli interventi. In sei anni, infatti, i risparmi certificati nel settore industriale sono quadruplicati (50% da riduzione fabbisogni termici). Nel periodo gennaio-maggio 2011, in particolare, il 40% dei risparmi energetici certificati sono stati generati proprio da interventi nel settore industriale (erano solo il 29% nel semestre giugno- dicembre 2010).
Si registra inoltre un costante aumento del numero e delle attività delle Esco e degli energy manager. Pavan ha però fatto notare che persistono, comunque, delle incertezze sul futuro del meccanismo dei Titoli di efficienza energetica, come l'aumento dei soggetti coinvolti nel sistema, le difficoltà di pianificazione di operatori e amministrazioni interessate ed il rischio di perdita di unitarietà della regolazione. È poi emerso come ad oggi vengano ancora preferite le contrattazioni bilaterali.
Nel corso della giornata, infine, sono stati illustrati casi studio e possibilità di intervento, con varie società di servizi energetici pronte a collaborare con gli utenti finali. «È attesa una revisione dello schema dei prossimi mesi, che dovrebbe consentire di superare le attuali problematiche rendendo il tutto ancora più interessante - ha concluso Di Santo - I lavori dimostrano come il connubio tra efficienza energetica e Certificati bianchi sia vincente e che rappresenti per le aziende un'occasione da cogliere al volo». (Fonte: Adnkronos)